BIBLIOTECH
Guerini e Associati, Milano 2004
Pagine 246
ISBN 88-8335-581-4
Prezzo 19.50
Le nuove tecnologie della comunicazione hanno trasformato e trasformano ogni giorno profondamente la nostra vita quotidiana e le forme di relazione sociale, al punto da spingerci ad abbandonare qualsiasi lettura che veda gli schemi interattivi come porta di accesso a un mondo virtuale, separato, potenzialmente alienante rispetto alla realtà.
Le tecnologie di rete, infatti, non promuovono esperienze riservate solo a un piccolo gruppo di fanatici che passa la giornata attaccato a Internet, ma sono state accolte in casa e si sono integrate con i dispositivi di comunicazione personale più diffusi, generando uno straordinario e inedito potenziale connettivo (eMail, sms, videocomunicazione, chat, ecc.), che si dirama da ciascun individuo, senza alcuna soluzione di continuità rispetto alle normali interazioni faccia a faccia.
Le trasformazioni tecnologiche meritano, dunque, una lettura finalmente capace di far emergere gli elementi di radicalità del cambiamento sociale: l’immagine del pc connesso attraverso un modem non esaurisce da sola il valore dei media digitali. Il computer pervade il mondo che ci circonda, si nasconde negli oggetti di uso quotidiano, rendendoli smart e abilitandoli a costituire network di connessioni di rete, always on.
Una simile condizione di rafforzata potenzialità connettiva ci assegna una inedita libertà: di decidere cosa vedere, chi contattare, come risolvere autonomamente un problema. Ma è altrettanto indubbio che un network sempre più centrato sul singolo individuo e sulla sua capacità di scelta genera nuove forme di responsabilità sociale e comunicativa.
(dalla quarta di copertina)
Alberto Marinelli è professore associato di Teoria e tecniche dei nuovi media nella facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Roma «La Sapienza». Si è occupato anche di teoria dei sistemi e costruzione sociale del rischio. Per la Guerini e Associati ha curato l’edizione italiana di “Mediamorfosi. Comprendere i nuovi media“, di Roger Fidler (con Romana Andò, 2000), e di “Remediation. Competizione e integrazione tra media vecchi e nuovi“, di Jay D. Bolter e Richard Grusin (2002).