BIBLIOTECH
Biblioteca di Via Senato, Milano 2004
Pagine 85
ISBN 8887945608
Prezzo 10.00
Espressione tipica del giornalismo italiano di inizio Novecento la Terza pagina è stata per decenni il fiore all’occhiello dei quotidiani. Poi è morta.
Quello che un tempo fu la palestra della critica letteraria, la fucina di poeti e pensatori, il “buen retiro” di scrittori e intellettuali, perfino il luogo del superfluo come massima espressione d’intelligenza, è oggi diventata il gracchiante megafono di una industria culturale che produce ogni anno migliaia di libri ed eventi e che quindi deve vendere.
Tra favori e favorini, marchette, finti scoop, e casi editoriali inventati, inediti storici già pubblicati, gossip, e tanta, tanta noia, le pagine culturali sono l’emblema del post-giornalismo. Dove i fatti contano poco, le opinioni niente.
(dalla quarta di copertina)