BIBLIOTECH
Carocci, Roma 2004
Pagine 176
ISBN 88-430-3223-2
Prezzo 16.20
Telemedicina è un termine che rimanda all’uso di tecnologie informatiche e di telecomunicazione al fine di erogare servizi sanitari a distanza.
Studiando le pratiche lavorative e organizzative in cui la telemedicina è attività quotidiana, si osservano però forme e significati differenti che la caratterizzano in maniera specifica e distintiva in relazione ai particolari contesti organizzativi esaminati.
La telemedicina appare come un ibrido, a metà strada tra innovazione tecnologica e cambiamento organizzativo, che muta aspetto a seconda dell’organizzazione e delle comunità di pratiche in cui è stata assorbita quale modalità ordinaria di lavoro. Attraverso l’illustrazione di una serie di studi di caso, condotti con diverse metodologie qualitative, il volume documenta i processi, le attività e le strategie con cui la telemedicina trova collocazione e senso nel lavoro quotidiano delle diverse comunità di operatori sanitari.
Gli studi di caso mettono a fuoco aspetti critici della telemedicina in quanto fenomeno tecnologico e, al tempo stesso, organizzativo: dal lavoro “occulto” richiesto al personale clinico per accordare le tecnologie telemediche con le pratiche di lavoro sedimentate, fino alle conseguenze derivanti dalla redistribuzione dell’expertise tra differenti figure professionali; dalla rinegoziazione dei rapporti di sapere/potere esistenti tra esse, all’emergere, in taluni contesti, della figura di paziente “competente”, al quale si chiede di partecipare alle scelte mediche.
(dalla quarta di copertina)
Silvia Gherardi è professore ordinario di Sociologia dell’organizzazione all’Università di Trento.
Andrea Strati insegna Sociologia dell’organizzazione presso la Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento e presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena.