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BIBLIOTECH


Franco Angeli, Roma 2004
Pagine 240
ISBN 88-464-6001-4
Prezzo 18.00

La produzione di notizie da parte di televisione e stampa obbedisce sempre di più a regole commerciali e tecniche definite dal sistema globale dell’informazione e sempre di meno ai vecchi criteri professionali dell'”obiettività” del giornalista e della verifica “sul campo” dei fatti raccontati. Questo ha indotto una trasformazione radicale nei processi di preparazione e confezionamento di articoli e programmi, che sempre più tendono a rimanere sulla “superficie” della realtà che poi descrivono.

In particolare sta cambiando la funzione collettiva tradizionalmente svolta dai mezzi di comunicazione che, da garanti della trasparenza dell’azione di attori politici e istituzionali (in quanto “quarto potere” e “cani da guardia” delle libertà civili), si stanno progressivamente trasformando in cassa di risonanza dell’immagine e degli interessi degli attori medesimi. Nell’esercitare questa funzione i media si fanno creatori e custodi di segreti che assumono valenze diverse a seconda dei pubblici di riferimento, stratificati entro uno spazio comunicativo che possiede o ignora informazioni vitali per la sopravvivenza e la percezione del segreto stesso.

La ricostruzione teorica cui fa riferimento la prima parte del volume si articola intorno al tema del segreto prodotto e mantenuto dai media, mentre nella seconda se ne esplorano empiricamente alcune modalità concrete, che comprendono l’uso di fonti specializzate da parte di un quotidiano nazionale, la rappresentazione mediata delle élite locali e le strategie di discredito di verità ufficiali messe in campo da un programma televisivo d’inchiesta.
(dalla quarta di copertina)

Renato Stella insegna Sociologia delle comunicazione di massa presso il Corso di Scienze sociologiche dell’Università di Padova. È autore, tra l’altro, di “La narrazione del carisma” (a cura di G. Guizzardi, Torino 1986) e “Box populi” (Roma, 1999). Per i nostri tipi ha pubblicato “L’osceno di massa” (1990). Attualmente si occupa di analisi dei pubblici e di nuove tecnologie della comunicazione.

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