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Breve storia della radio e della televisione italiana

BIBLIOTECH


Carocci Editore, Roma 2004
Pagine 152
ISBN 88-430-3209-7
Prezzo 14.60

Il volume ripercorre l’evoluzione della radio e della televisione italiana dalle prime trasmissioni sperimentali nel 1922 ai nostri giorni.

Il cinquantenario della nascita della televisione italiana che cade nel 2004 richiede un approfondimento degli studi in un paese come l’Italia che ha rinunciato a controllare il mercato radiotelevisivo.

Il libro affronta alcuni temi chiave del dibattito attuale: lo sviluppo dell’industria culturale audiovisiva nell’Italia del XX secolo, gli spostamenti nella sfera culturale dovuti ai processi di modernizzazione che hanno investito tutta l’Europa, i rapporti fra il sistema radiotelevisivo italiano e il modello sociale ed economico scelto nell’ambito del sistema monopolistico europeo che, fin dalle origini, si è contrapposto al sistema liberista americano. Ma l’attenzione maggiore è rivolta ai legami sempre più stretti fra sistema radiotelevisivo e sistema politico nell’opera di legittimazione sociale e formazione del consenso.

La serie di accordi e convenzioni, che partono dal 1924 – quando l’Unione Radiofonica Italiana (URI) riceve dallo Stato una concessione esclusiva sulle trasmissioni in territorio nazionale -, passano per la legge di riforma del 1975, e giungono alla legge da poco approvata che sanziona un processo in atto, stanno a dimostrare che la politica e i media si sono da sempre condizionati reciprocamente.
(dalla quarta di copertina)

Francesca Anania insegna Storia delle comunicazioni di massa alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma I “La Sapienza” ed è autrice di programmi storici in televisione.

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