BIBLIOTECH
Lupetti Editore, Milano 2004
Pagine 199
ISBN 88-8391-105-9
Prezzo 15.00
Gli hacker puri; i Robin Hood che agiscono per annullare il divario tra ricchi e poveri pareggiando le risorse di cibo, di materiali e di sapere, indicano la via per realizzare la democrazia elettronica, intendendo la telematica sia come media in sé capace di attuare in rete la democrazia e l’accesso gratuito alle risorse, sia come modello e strumento per una reale democrazia nell’ulespazio.
Questo libro mette in evidenza la differenza tra gli hacker e i cracker. Per hacker si intende quella persona che penetra nei sistemi informatici solamente per capire come essi funzionino realmente; i cracker sono coloro che penetrano nei sistemi informatici per causare danni o rubare informazioni.
La gente normale non conosce questa differenza e tende ad associare all’hacker il classico giovane dai capelli lunghi, anarchico, che seduto davanti allo schermo del suo computer aspetta che il programma pirata che sta usando gli consenta l’accesso al sistema bancario della città per poter rubare soldi in grande quantità. Fino a che la gente non capirà che gli hacker non sono cattivi come s’intende, si continuerà a perseguitarli come terroristi o criminali della peggior specie.
Ormai Internet è una realtà psicologicamente liberatoria: la possibilità di smontare l’informazione è una necessità psichica dell’individuo per rispondere al condizionamento quotidiano dei media.
(dalla quarta di copertina)