BIBLIOTECH
Utet Libreria, Torino 2004
Pagine 336
ISBN 8877508922
Prezzo 22.00
Come i fondatori della Filmologia (Gilbert Cohen-Séat, Etienne Souriau, Cesare Musatti) seppero evidenziare in modo a tutt’oggi insuperato, il film non è altro che una somma d’illusioni; eppure esso «funziona» – percettivamente – in modo del tutto simile alla realtà: quindi è in grado di produrre sensazioni, emozioni, identificazioni comparabili a quelle che ciascuno di noi prova nell’esperienza del reale.
Nata subito dopo la seconda guerra mondiale, la Filmologia inaugura una linea epistemologica di tipo «metodologico» destinata a influenzare largamente la riflessione teorica dei decenni successivi, trovando seguito e sviluppo negli studi di semiologia del cinema e di semiopragmatica.
L’illusione filmica è il primo libro di Filmologia in senso stretto pubblicato in Italia: ossia il primo libro che si dia il compito d’illustrare la complessità dei fatti filmici osservandoli sistematicamente dal punto-di-vista dello spettatore.
(dalla quarta di copertina)
Roberto Nepoti insegna Filmologia all’Università di Trieste. Ha pubblicato libri sui generi cinematografici (“La poetica degli eroi. Struttura e mito nei generi classici del cinema di Hollywood“) e sul cinema documentario (“Storia del documentario“), monografie (“Alain Robbe-Grillet“, “Marcel Carné“, “Jacques Tati“, “Brian De Palma“), studi in volumi collettivi italiani e stranieri. È critico cinematografico de “La Repubblica“.
