BIBLIOTECH
Garzanti, Milano 2004
Pagine 860
ISBN 8811740312
Prezzo 33.00
La televisione italiana compie cinquant’anni: la prima e più completa storia della televisione italiana ce li racconta in una nuova edizione aggiornata.
Nella prima parte, la “Storia della televisione italiana” ricostruisce quello che e accaduto prima del fatidico 3 gennaio, quando la RAI diede il via alle sue trasmissioni: dalle sperimentazioni iniziate nel 1929 alla nascita delle sedi di Torino, Roma e Milano, fino alle polemiche che precedettero e accompagnarono il lancio dei primi programmi. Poi, anno per anno, utilizzando un metodo storico ormai consolidato, Aldo Grasso fa parlare prima di tutto i “testi” della TV, ovvero i programmi, da “Lascia o raddoppia?” al “Festival di Sanremo“, dal “Musichiere” alla “Corrida“, dall'”Amico del giaguaro” alle varie edizioni dei “Promessi sposi“, dal telefilm ai realitv show che stanno modificando la televisione e il suo rapporto con il pubblico.
Ma ci sono anche i grandi eventi che la televisione ha trasformato in spettacolo, dallo sbarco sulla luna ai funerali di Lady D, dai Mondiali di calcio e dalle Olimpiadi all’11 settembre raccontato in diretta. Aldo Grasso fa così sfilare personaggi e immagini, storie e commenti. Segue i rapporti tra la TV e la politica, dalla nascita della televisione pubblica, con la sua vocazione pedagogica, all’esplosione delle private fino all’attuale inestricabile groviglio di potere, informazione e spettacolo.
La Storia della televisione italiana diventa così un grande romanzo che racconta le variazioni del gusto e del costume, attraverso i piccoli e grandi eventi che hanno segnato mezzo secolo.
(dalla quarta di copertina)
Aldo Grasso è critico televisivo e editorialista del «Corriere della Sera» e insegna Storia della radio e della televisione all’Università Cattolica di Milano. Ha ideato e condotto la fortunata serie radiofonica “A video spento” e ha diretto i programmi radiofonici della RAI nella breve stagione dei «Professori» (1993-94). È autore tra l’altro della monografia “S.M. Eisenstein” (1974), di “Linea allo studio” (1989), di “Le televisioni in Europa” (1990, ricerca condotta per la Fondazione Agnelli), di “La scatola nera della pubblicità” (2000), di “Radio e Televisione” (2000). Per Garzanti ha scritto la “Storia della televisione italiana” (prima edizione 1992, nuova edizione aggiornata e accresciuta 2000) e ha curato la “Enciclopedia della televisione” (1996).