BIBLIOTECH
Sperling & Kupfer Editori, Milano 2004
Pagine 192
ISBN 8820036851
Prezzo 13.50
Giugno 1997: la Stet-Telecom Italia – controllata dal ministero del Tesoro – compra dal governo di Milosevic il 29% di Telekom Serbia, per la bella cifra di 878 miliardi. Dicembre 2002: l’intero pacchetto viene rivenduto a Belgrado per meno della metà del prezzo di acquisto, per di più pagabile in comode rate.
Non solo un pessimo investimento, ma un contratto anomalo che ha suscitato interrogativi e polemiche: perché l’affare non è mai stato discusso in consiglio di amministrazione? Come è possibile che nessun uomo di governo ne fosse al corrente? Perché furono ignorate le relazioni sui rischi di investire in un paese sull’orlo della guerra? Dove sono nate le rivelazioni sulle presunte tangenti a Prodi, Fassino e Dini?
L’autore cerca di rispondere a queste domande andando in cerca delle responsabilità economiche e istituzionali e ricostruendo le tappe di una storia intricata trasformatasi in un giallo politico.
(dalla quarta di copertina)
Francesco Bonazzi è giornalista professionista. Ha lavorato all’Ansa e dal 1999 scrive su “L’Espresso“. Ha firmato parecchie inchieste in campo economico-politico e si è specializzato nella criminalità economica.
