BIBLIOTECH
Franco Angeli, Roma 2004
Pagine 192
ISBN 88-464-5377-8
Prezzo 14.50
Contributi di: Marina Barioglio, Fulvio Carmagnola, Roberto Escobar, Simone Fappanni, Mario Guidorizzi, Pierluigi Malavasi, Luigina Mortari, Paolo Mottana.
Nei contesti di insegnamento/apprendimento la proiezione di un intero film o di una parte di esso costituisce un’occasione in cui più soggetti – l’autore o gli autori di cinema, gli attori, il singolo spettatore, il gruppo e il formatore-docente – hanno l’opportunità di comunicare tra loro, confrontandosi con valori e significati che possono essere resi fluidi e discutibili, nel senso costruttivo del termine, anche dal lavoro didattico in aula. Per questo il cinema si può sicuramente e a pieno titolo ritenere un possibile strumento di formazione. La coniugazione fra cinema e formazione va però colta ed esaminata nella sua problematicità e complessità.
Se da un lato il film, in quanto forma d’espressione artistica, chiede un’appropriata preparazione per apprezzarne il valore sotto il profilo estetico e un rispetto che si opponga a forme di utilizzazione indebite e lesive della sua dignità e autonomia, dall’altra la sua destinazione a fini di formazione lascia invece spazio ad una possibile progettazione didattica, legittima se opportunamente fondata e giustificata sul piano progettuale e metodologico.
Nel volume si cerca di fare il punto sui modi di approccio all’impiego del mezzo filmico nei contesti di formazione, non tralasciando di porre un’attenzione particolare alle risorse e agli strumenti che possano aiutare il formatore a rendere maggiormente efficace il suo operato. Un’azione formativa attraverso il cinema va attentamente pensata sia in ordine agli obiettivi di apprendimento attinenti a precise capacità e abilità professionali, sia più comprensivamente sul piano della formazione in termini umani. In questo senso il cinema di valore costituisce uno degli universi di significazione maggiormente in grado di guidare verso rinnovati atteggiamenti costruttivi, sia nel lavoro, sia nei quotidiani contesti di vita.
L’opera si rivolge a coloro che svolgono la professione di formatore a diverso titolo e nei contesti più vari, dagli ambiti aziendali a quelli maggiormente legati alle dimensioni sociali, istituzionali e quotidiane. La sua lettura può consentire anche al lettore non direttamente interessato all’impiego del film per fini professionali di insegnamento/apprendimento, di apprezzare in modo rinnovato la valenza formativa del cinema.
(dalla quarta di copertina)
Alberto Agosti insegna Educazione degli adulti e Didattica generale presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Verona. Tra le sue pubblicazioni: “Cinema ed educazione. Percorsi per la formazione degli adulti“, CEDAM, Padova 2002.