Il paesaggio nel cinema italiano

di di Sandro Bernardi |

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Il paesaggio nel cinema italiano

Marsilio, Padova 2003
Pagine 216
ISBN 883177963X
Prezzo 19.50

Che rapporto c’è nel cinema tra paesaggio e racconto, tra paesaggio e personaggi, tra paesaggio e sguardo? Che cosa significa “guardare” un paesaggio?

Spesso il cinema narrativo classico sceglie o inventa i suoi spazi a uso e consumo delle storie che racconta, a volte mette insieme frammenti di luoghi lontani fra loro, senza rispetto per le cose che usa. Ma prima del racconto classico, quale ruolo aveva il paesaggio nel cinema? E oggi cosa accade? È sicuramente entrato nello schermo un nuovo personaggio che era sempre stato importante fin dalle origini del cinema ma poi era stato messo a tacere: lo spazio. Esso non obbedisce più alla storia ma sembra volere una sua autonomia, cercando anche di sconvolgere il racconto.

Questo libro descrive il ruolo eversivo che il paesaggio ha sempre avuto nel cinema e in particolare nel cinema italiano. Ma è proprio questo che fa del cinema italiano una delle più interessanti esperienze nell’arte del Novecento, non solo estetica ma anche etica, perché imparare a guardare è una tappa importante nella conoscenza di noi stessi, del nostro mondo e dei nostri limiti.

Lo studio di alcuni film di Antonioni, nella seconda parte del volume, mette in luce il valore etico dello sguardo sul paesaggio.
(dalla quarta di copertina)

Sandro Bernardi insegna storia e critica del cinema alla Facoltà di lettere dell’Università di Firenze. È collaboratore di numerose riviste fra cui “Bianco & Nero“, “Drammaturgia“, “Positif“, “Cinémaction“. Fra le sue pubblicazioni “Introduzione alla retorica del cinema” (1994), “Marco Belloccio” (1998), “Kubrick e il cinema come arte del visibile” (20002).

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