Che cos’è la televisione

di di Aldo Grasso e di di Aldo Grasso |

Il piccolo schermo fra cultura e società: i generi, l'industria, il pubblico

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Che cos'è la televisione

Garzanti, Roma 2003
Pagine 560
ISBN 881174032-0
Prezzo 19.50

 

La prima guida essenziale e autorevole per capire cos’è e come funziona il piccolo schermo.

 

Da mezzo secolo la televisione appartiene alla nostra vita e l’attraversa quotidianamente: costruisce immaginari, riti e piaceri condivisi, contribuisce alla nostra conoscenza del mondo col suo «vedere lontano», ma al contempo definisce un’arena collettiva che ci comprende e ci chiama in causa. In questi cinquant’anni la televisione è stata temuta e deprecata per i mali che gli si sono attribuiti, come se fosse un Grande Fratello in grado di dominare tutto ciò che vede. Più raramente, è stata apprezzata per la sua capacità di abbattere barriere e steccati, coinvolgere le persone e renderle più consapevoli, offrire loro intrattenimento, informazione e compagnia. 

 

Nei decenni più recenti la televisione è diventata anche un oggetto di studio, al crocevia di diverse discipline e interessi: si è cercato di chiarirne il linguaggio e le specificità, l’impatto del suo avvento sulle società e le culture e gli effetti sulle persone, la sua rilevanza economica e la sua invadenza politica, il suo posto all’interno di un sistema di mezzi di comunicazione sempre più esteso, pervasivo, complesso. Nel frattempo il piccolo schermo ha subito importanti trasformazioni: nelle sue funzioni, nel modo di essere concepito e gestito, nei suoi apparati tecnologici, nella sua estetica. Storici e teorici dei media, sociologi della comunicazione e della cultura, semiologi degli audiovisivi, ma anche psicologi, storici, antropologi, economisti e politologi hanno lambito il teleschermo mettendone in risalto aspetti centrali o rilevanti sfumature.

 

In “Che cos’è la televisione” Aldo Grasso e Massimo Scaglioni affrontano, per la prima volta in maniera sistematica, gli interrogativi più pressanti che hanno interessato il piccolo schermo, per chiarirne la natura, la storia, il funzionamento, i linguaggi, le influenze; e ne indagano le strutture, le estetiche, le evoluzioni tecnologiche. Ne è nato un volume fondamentale per chi abbia voglia di capire la strana alchimia che continua incessantemente ad attirare la nostra attenzione sul mezzo di comunicazione di massa più potente, diffuso e popolare.
(dalla quarta di copertina)

 

Aldo Grasso, critico televisivo e editorialista del “Corriere della Sera“, insegna Storia della radio e della televisione all’Università Cattolica di Milano. Ha ideato e condotto la fortunata serie radiofonica A video spento e ha diretto i programmi radiofonici della RAI nella breve stagione dei “Professori” (1993-94). È autore tra l’altro della monografia “S.M. Eisenstein (1974), di “Linea allo studio” (1989), “Le televisioni in Europa” (1990), “La scatola nera della pubblicità (2000), “Radio e Televisione” (2000). Per Garzanti ha scritto la “Storia della televisione italiana” (prima edizione 1992, nuova edizione aggiornata e accresciuta 2000) e ha curato l'”Enciclopedia della televisione”  (1996, nuova edizione aggiornata e accresciuta 2002).

 

Massimo Scaglioni, dottorando nel Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università Cattolica di Milano, svolge nel medesimo ateneo attività didattica presso le cattedre di Storia della radio e della televisione e di Sociologica della comunicazione. Ha lavorato all’ultima edizione dell’ “Enciclopedia della televisione”  e ha curato, con Aldo Grasso, il volume “Schermi d’autore”  (Eri-Rai, 2002). Giornalista, collabora con le pagine MultiMedia del “Corriere della Sera” , con Corriere.it ed è critico televisivo del quotidiano ” City“. 

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