BIBLIOTECH
Feltrinelli, Torino 2003
Pagine 176
ISBN 88-07-81745-4
Prezzo 7.00
Traduzione di: Fabio Zucchella
Contributi di Manuel Castells, Linus Torvalds
Dopo l’avvento della società digitale, una concezione del lavoro, funzionale alla nascita della “dot.economy”, che segna una rottura radicale con la tradizione e la nascita di una nuova etica.
Gli hacker non sono soltanto i pirati che rubano i dati o inventano gli infernali virus che rovinano i nostri computer. Il loro lavoro ha permesso, piuttosto, la creazione del pc e del modem, l’affermazione planetaria di Internet, l’invenzione delle realtà virtuali. Si tratta di risultati straordinari, nati da un approccio al lavoro diverso e opposto agli schemi fordisti che scandiscono l’esistenza quotidiana.
La nuova etica di cui gli hacker sono portatori è caratterizzata da un impegno appassionato e creativo, senza limiti di tempo e senza risparmio di capacità intellettuali. Questa concezione ha fatto sì che si affermassero valori di privacy, di eguaglianza, di condivisione dei saperi, in netto contrasto con i modelli improntati al controllo, alla competizione, alla proprietà.
È un approccio inedito e dirompente che ha già contribuito in modo decisivo allo sviluppo della “dot.economy” e rappresenta una rottura radicale con quell’etica di stampo calvinista che Max Weber aveva rintracciato nei fondamenti dell’economia capitalistica.
(dalla quarta di copertina)
Pekka Himanen, laureato in filosofia, insegna all’Università di Helsinki e di Berkeley (Usa). Ha fatto parte del gruppo di consulenza della Presidenza del Consiglio finlandese per disegnarne il piano strategico sulle nuove tecnologie.
Manuel Castells è uno dei più importanti studiosi della società dell’informazione. Già all’università di Parigi, ora divide la sua attività di insegnamento tra le università della California e Barcellona. Ha al suo attivo una ventina di pubblicazioni, tra cui il fondamentale The Information Age, in tre volumi, tradotto in numerose lingue. Fa parte dell’Advisory Board sulle tecnologie dell’informazione del Segretariato generale delle Nazioni unite.
Linus Torvalds è universalmente conosciuto come l’ideatore/creatore del rivoluzionario sistema operativo per computer Linux, basato sula cooperazione sociale, che permette a chiunque di duplicare e modificare il “codice sorgente” del programma. Questi principi filosofici e tecnici hanno sconvolto e cambiato la scena informatica mondiale, attirando milioni di programmatori/attivisti e costituendo un serio problema di concorrenza per le aziende del settore tradizionale. Dal 1997 risiede nella Silicon Valley.