BIBLIOTECH
Franco Angeli, Roma 2003
Pagine 160
ISBN 88-464-4629-1
Prezzo 12.50
Internet: una mirabile sorpresa? Tutto a posto? Tutto bene? Con Internet, si è aperto un nuovo scenario di magnifiche sorti e progressive? Senza lati oscuri, e senza ambivalenze?
La risposta non può essere che no: e questo libro, pur non sposando le tesi dei catastrofisti, nemmeno conferma le idee entusiaste dei giubilanti, ma affronta e sottolinea, con un’analisi ampia e articolata, il delicatissimo tema di ciò che in Internet non va, o che comunque potrebbe costituire un vero e proprio rischio, soprattutto per i giovani. E i rischi sono molti, alcuni gravi alcuni invece veniali, o addirittura inesistenti, eppure enfatizzati, quasi a livello di stereotipi minacciosi.
Di questi il libro fa giustizia, e, per esempio, il rischio di “incontri pericolosi” via Internet viene largamente ridimensionato, mentre si evidenziano nuove e più subdole insidie, spesso sottovalutate da una società, come la nostra, così poco attenta allo sviluppo culturale e all’educazione etica delle nuove generazioni.
Il rischio primo e generale è di affidare a uno strumento di ripiego, privo di anima e di sapienza vivificante, il compito di offrire ai giovani tutto quello di cui hanno bisogno per crescere, e per rispondere alle multiformi richieste del loro mondo interno, intimo e profondo. Di qui si aprono i mille “trabocchetti” mescolati e annidati fra le mille promesse di Internet: dal suo uso ai fini dell’apprendimento scolastico, col possibile sconvolgimento dei vecchi e collaudati ruoli di insegnante e discente, alla pressoché illimitata libertà di scelta, che può generare svariati tipi di dipendenza, fino alle inedite forme del comunicare che coinvolgono in un modo ambiguo l’identità stessa dei giovani utenti. Una materia così ampia e complessa, per venire ben trattata, ha bisogno di una adeguata e altrettanto complessa varietà di approcci.
Così, nel libro, l’analisi di un importante testo letterario (Kundera) si intreccia con l’esame dei dati empirici di numerose inchieste svolte negli Usa e con i preziosi contributi di filosofi, sociologi e psichiatri. Si è anche condotta un’indagine esplorativa su un gruppo di circa cinquecento studenti romani, per mettere in campo le loro voci e le loro opinioni: cosa fanno con Internet, che cosa vi cercano, che cosa temono.
(dalla quarta di copertina)
Simonetta Bisi insegna Sociologia della devianza e Metodi e tecniche della rilevazione dei dati nella Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università di Roma “La Sapienza”. Ha scritto numerose monografie e articoli sugli aspetti quantitativi e qualitativi dei fenomeni sociali contemporanei di maggiore rilievo. Si è anche interessata di problematiche giovanili: cosa si muove, cosa si agita sotto le forme apparenti della normalità.