È stato presentato ieri presso la sede dell’Enea, alla presenza del commissario Federico Testa, il secondo “Energy Efficiency Market Report” dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE). Nel 2012, secondo lo studio, sono stati investiti a livello globale più di 310 miliardi di dollari nel settore dell’efficienza energetica e della smart energy.
Il documento, introdotto da Philippe Benoit, Capo della Divisione Efficienza Energetica e Ambiente dell’AIE sottolinea nelle sue pagine la centralità dell’efficienza e sostenibilità energetica per lo sviluppo delle smart city e la crescita del Paese.
Nel capitolo Italia, curato dall’Enea, emerge il ruolo chiave delle politiche di detrazione fiscale (2007-2013) nella promozione e la diffusione di best practice e soluzioni per l’efficienza energetica, che hanno consentito più di 1,8 milioni di interventi e una spesa delle famiglie italiane pari a 22 miliardi di euro.
Un settore strategico per nazioni e Governi, perché consumare meno, risparmiare, ridurre inquinamento e impatto ambientale, anche grazie all’innovazione tecnologica (vedi le smart grid e l’uso crescente di smart meters), sono processi e strumenti che hanno sempre delle significative ricadute socio-economica di grande portata.
In una nota, l’Enea annuncia il suo impegno come delegato del Ministero dello Sviluppo Economico in vari gruppi di lavoro permanenti dell’AIE, che operano nella definizione di politiche energetiche e tecnologiche e nello scambio di informazioni e buone pratiche nel settore dell’efficienza energetica.
Nel recente studio di Legambiente, “Tutti in Classe A”, si spiega molto bene quanto ci costa la cattiva gestione del caldo e del freddo nelle nostre case, negli edifici pubblici e nelle strutture aziendali. Dall’esame termografico di 500 edifici di 47 città italiane risulta che ogni famiglia spreca ogni anno energia per 1500 euro.
A livello mondiale, i centri urbani rimangono osservati speciali, con il consumo attuale del 66% delle risorse energetiche globali e dell’80% nel 2040. Un dato eclatante e allo stesso tempo inquietante, che rende ancora più necessaria ed urgente una politica orientata alle smart city e alla riduzione dei consumi energetici mondiali, anche in chiave ambientale, per il forte impatto delle emissioni associate a tali consumi.