Tim Brasil-Oi: prove tecniche di alleanza possibile?

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Continuano a intrecciarsi le vicende di Tim Brasil e Oi in Brasile, sempre all’insegna della domanda: chi compra chi?

Le ultime notizie riportano infatti che Tim Brasil ha dato mandato alla banca Bradesco di analizzare il dossier e studiare una possibile offerta su Oi.

Oi, a sua volta, continua a fare cassa e dopo aver messo in vendita il 25% dell’operatore angolano Unitel potrebbe cedere alla francese Altice la sua quota in Portugal Telecom per un cifra stimata intorno a 6,5 miliardi di euro. Un’operazione che è vista come un modo per guadagnare liquidità e rafforzarsi in Brasile, o magari di proporsi per un’alleanza amichevole con Tim Brasil meno gravata dal debito.

Prende quota, infatti, anche l’ipotesi che alla fine nessuno compri nessuno e il secondo e il quarto operatore mobile del Brasile finiscano per unirsi ‘amichevolmente’, andando a formare una società con il 45% del mercato.

Ad agosto, Oi aveva affidato a sua volta a BTG Pactual il compito di studiare l’acquisizione di Tim Brasil in un’operazione in cui voleva coinvolgere anche Telefonica (che però si è defilata dopo l’acquisizione di GVT) e Claro di America Movil, rispettivamente primo e terzo operatore del mercato. Difficile, infatti, che senza l’appoggio di un partner, Oi – su cui pesa un debito di circa a 20 miliardi – riesca ad acquistare Tim Brasil, che come ha detto più volte l’Ad Marco Patuano sarà ceduta solo di fronte a un’offerta irrifiutabile.

Una situazione comunque ancora fluida, che difficilmente si risolverà prima dell’esito delle elezioni brasiliane, che verranno decise al ballottaggio del 26 ottobre.

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