No ad un’Italia a due velocità, dove la banda larga e ultralarga sia presente soltanto in alcune zone del territorio e assente in altre. Tanto più che il problema del digital divide non riguarda soltanto il Sud. Questo il messaggio del sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli spiega così il senso della sua partecipazione, domani, venerdì 19 settembre, a Rovigo, al convegno su “Agenda digitale del Polesine – infrastrutture digitali e coordinamento degli interventi.
L’evento è promosso da Polesine TLC, società del Consvipo – Consorzio per lo Sviluppo del Polesine – in collaborazione con la sezione Sistemi Informativi della Regione Veneto, con il Ministero dello Sviluppo Economico e con Infratel.
“Il problema del digital divide non riguarda solo il Sud, ma tocca anche molte zone del Nord. Su banda larga e ultralarga serve un progetto paese non solo per colmare il pesante divario italiano, ma per evitare che si creino un’Italia di serie A e una di serie B, un paese a doppia o tripla velocità”.
“Il convegno costituisce una preziosa opportunità per mettere il Polesine al centro del dibattito sulle modalità di attuazione dei piani di sviluppo della banda larga decisi a livello nazionale, – dice il Presidente del Consvipo Angelo Zanellato – Nel nostro territorio non è ancora presente un’adeguata offerta di servizi di telecomunicazione di base, ma gli obiettivi delle agende sono sempre più ambiziosi”.
Il Polesine, territorio in prevalenza rurale come molti altri nel nostro Paese, fa i conti con un rischio serio di digital divide, cioè di larghi settori della popolazione esclusi dalle tecnologie dell’informazione per carenze infrastrutturali.
Lo scorso primo di agosto Giacomelli aveva lanciato il ‘modello Abruzzo’, una sorta di progetto pilota da replicare a livello nazionale per portare la fibra ottica in tutte le regioni del paese e cancellare il digital divide che pesa sul nostro paese.