Tutto da rifare per l’assegnazione dei tasti 8 e 9 (c’è anche il 7). Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi presentati dall’Agcom, dal Mise e da Mtv Italia (che occupa il tasto 8) sulla nuova numerazione dei canali tv rimettendo di fatto in discussione l’assegnazione del numero 8 e 9 a Mtv e a Deejay Tv, che risale al 2010 e contro cui l’emittente pugliese Telenorba aveva fatto ricorso, ottenendo il congelamento del piano Agcom di numerazione.
La sentenza del Consiglio di Stato dichiara inammissibili i ricorsi contro la sentenza del dicembre 2013 con cui lo stesso Consiglio di Stato, giudicando non corrette le valutazioni dell’Agcom nell’assegnazione dei due canali (basate sulle preferenze dei telespettatori risalenti al 2010), aveva nominato commissario ad acta Marina Ruggieri, professore ordinario di Ingegneria delle Telecomunicazioni all’Università di Tor Vergata, esperta di satelliti, per rivedere l’assegnazione dei canali 8 e 9 e predisporre un nuovo piano di numerazione (il cosiddetto Lcn).
“L’attività del Commissario ad acta, prudenzialmente sospesa dal Collegio in sede cautelare per la complessità della materia controversa – si legge nelle motivazioni della sentenza – deve “riprendere il suo corso in riferimento alla valutazione, ora per allora, dell’assegnazione dei canali 7,8 e 9 ai canali ex analogici generalisti”.
Nei mesi scorsi era spuntata l’ipotesi di un’asta onerosa per riassegnare i tasti del telecomando, ipotesi rispedita al mittente dal commissario dell’Agcom Antonio Preto in quanto impraticabile.
La vicenda parte dal piano di numerazione nazionale del 2010 che assegnava le posizioni sul telecomando dall’1 al 9 e la numero 20 ai canali generalisti ex analogici, le posizioni dal 10 al 19 alle emittenti locali e le posizioni dal 21 al 70 alle cosiddette “native digitali”. Questo schema è stato annullato nel 2012 dal Consiglio di Stato, dopo una serie di ricorsi, ma è stato mantenuto vigente fino a nuovo regolamento.
La questione più delicata riguarda l’assegnazione dei numeri 8 e 9 a emittenti nazionali o a emittenti locali. Alcuni operatori, la pugliese Telenorba in testa, contestano la definizione di tv generaliste di Mtv e Deejay Tv possano essere considerate tv generaliste e inoltre sostengono che prima dell’entrata in vigore della numerazione nazionale la maggior parte dei telespettatori avessero posizionato all’8 e al 9 emittenti locali.
Nel suo ricorso, Telenorba sostiene che le sue emittenti in Puglia, in epoca predigitale terrestre (lo switch off è avvenuto nel 2012), venivano sintonizzate sui tasti 7 e 8 e in molti casi anche sul tasto 2, alle spalle di Rai 1. Oggi, con il nuovo piano Lcn, Telenorba è scivolata al tasto 10. Un danno non indifferente, sostiene l’emittente locale, anche perché in posizione 8 e 9 ci sono emittenti – Mtv e Deejay Tv – che non sono generaliste né storiche.
Più solida la questione che riguarda il numero 7 assegnato a La7 universalmente ritenuta emittente generalista nonché abitualmente collocata dai telespettatori alla posizione 7 anche prima del piano 2010. La bozza di revisione del piano elaborata dal Commissario nei mesi scorsi, prima della sospensione, prevedeva il mantenimento della posizione 8 per un emittente nazionale generalista e l’assegnazione del 9 a un emittente locale.