La bozza

Sblocca Italia: sgravi fino al 70% per gli investimenti nella banda larga

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Secondo una bozza del decreto trapelata in queste ultime ore, gli investimenti nelle infrastrutture fisse, mobili e via satellite potrebbero usufruire del credito d'imposta su Ires e Irap pari al 70% dell'investimento.

 

Le imprese che realizzano investimenti nelle infrastrutture a banda larga fissa e mobile, wireless e via satellite compresi in piani industriali approvati successivamente al 30 giugno 2014 potranno usufruire del credito d’imposta su Ires e Irap pari al 70% dell’investimento. Compresi nel programma di agevolazioni, gli interventi infrastrutturali di backhaul relativi all’accesso primario e secondario attraverso cui viene fornito il servizio a banda ultralarga all’utente.

È quanto prevede il decreto ‘Sblocca Italia’ che dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri giovedì.

Secondo quanto trapelato nelle ultime ore, la bozza del decreto prevede condizioni e soglie minime di investimento ben precise: innanzitutto gli interventi devono soddisfare un obiettivo di pubblico interesse previsto dall’Agenda Digitale Europea, mentre gli investimenti non potranno essere inferiori a determinati importi sulla base della popolazione dei comuni interessati dagli interventi: nei comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, l’investimento privato non dovrà essere inferiore a 200 mila euro. Nei comuni tra 5 e 10 mila abitanti non si potrà scendere al di sotto dei 500 mila euro. L’investimento non potrà essere inferiore a 1 milione di euro nei comuni che contano più di 10 mila abitanti.

Sono esclusi dai benefici, gli interventi nelle aree in cui sia già operativo un fornitore di servizi di rete a banda ultralarga. (A.T.)

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