Giornalismo e pubbliche relazioni sono i due settori che più di altri hanno vissuto la rivoluzione scatenata dall’avvento dei social media.
Oggi sempre più l’informazione viene condivisa sulle reti sociali e questo nuovo trend ha ovviamente modificato anche il modo di fare questo lavoro.
A chi di noi non è capitato quando era ancora a scuola sentire i professori dire ‘un giorno farete un lavoro che adesso non esiste’?
E beh per chi lavora nel mondo dell’informazione mai profezia fu più vera.
I social media hanno cambiato radicalmente il lavoro di questo settore e fatto lievitare l’occupazione, almeno in questo comparto.
Con l’aiuto dell’infografica di ING, possiamo notare che il 78% dei giornalisti e il 72% dei PR definisce i social media importanti per le loro attività quotidiane.
L’81% dei PR e il 68% dei giornalisti riferisce anche che non potrebbero lavorare senza social media.
Le reti sociali hanno modificato la comunicazione ma anche alcuni capisaldi del giornalismo.
Il 60% dei giornalisti sui social si sente, infatti, meno vincolato alle regole dei media tradizionali. Il 52% dei professionisti in pubbliche relazioni sostiene che con l’avvento dei social media, i giornalisti verificano meno le fonti.
L’80% dei giornalisti ammette, infatti, di pubblicare di tanto in tanto notizie senza una previa verifica di attendibilità.
Cosa è, quindi, cambiato nel giornalismo e nelle pubbliche relazioni dall’avvento dei social media? (R.N.)
Ecco l’infografica.