Perché affrettarsi ad acquistare un biglietto aereo, scegliendo il periodo di riferimento dell’offerta (dopo il 25 agosto), quando allo stesso prezzo si potrebbe scegliere una data anche anteriore? E’ quello che mi sono chiesto qualche giorno fa navigando sul sito Alitalia alla ricerca di una delle “offerte imperdibili” così tanto pubblicizzate dalla compagnia di bandiera. Con mia grande sorpresa ho scoperto che, in alcuni casi, l’importo dei biglietti di sola andata in promozione è identico al prezzo abituale di quella tratta: un esempio? Un volo per Alghero nel periodo della promozione (dal 25 agosto al 29 marzo) è offerto a 89,88 euro, cioè al medesimo costo di un biglietto per il 18 agosto (fuori promozione).
Ma non è la sola inesattezza riscontrata sulla campagna pubblicitaria “Offerte imperdibili”, tanto che come Unione Nazionale Consumatori abbiamo denunciato la compagnia di bandiera all’Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato per pubblicità ingannevole.
Nonostante infatti nell’ultimo mese Alitalia abbia diffuso una massiccia campagna promozionale su cartelloni e Internet, pubblicizzando con enfasi i prezzi, a suo dire, molto convenienti di alcune tratte, solo leggendo i caratteri microscopici nella parte bassa del cartellone si scoprono le reali condizioni dell’offerta (diverse a seconda della destinazione) e quindi le restrizioni relative ai posti, le rotte e l’applicabilità per categorie di viaggiatori; senza dire che confrontando le offerte proposte con quelle realmente disponibili sul sito si nota una certa discrepanza (su molti cartelloni, ad esempio, campeggia l’offerta per Lamezia Terme ‘da 39 euro’, mentre sul sito il prezzo è indicato a 49 euro).
Come se non bastasse, a quanto pare per Alitalia la Sicilia non comprende Trapani e la Spagna può fare a meno di Valencia, considerando che in molti cartelloni si presentano i voli verso la Spagna, senza dire che la tratta per Valencia non è prevista dalla promozione (stesso discorso per Trapani, esclusa dalle offerte, nonostante sul cartellone si pubblicizzino voli da e per la Sicilia).
Non resta che aspettare il giudizio dell’Antitrust per capire se si tratta di “cose da non credere”!