Europa
Un mese dopo il lancio della Tv digitale terrestre (TDT) in Francia, i 14 canali gratuiti hanno preso il loro posto nel paesaggio audiovisivo francese (PAF), anche se rimane ancora bassa la loro audience.
Médiamétrie, il principale istituto francese di rilevazione dei dati d’ascolto televisivi, assicura di poter misurare tecnicamente l’audience di ciascun canale digitale, ma al momento non può rendere pubbliche queste misurazioni, per mancanza di un campione sufficiente.
Tuttavia, Médiamétrie, ha raccolto i dati per valutare quante persone al momento conoscono la TDT, oltre a quelli che riguardano la vendita dei decoder digitali. Si tratta di numeri positivi.
Secondo il sondaggio di Médiamétrie, realizzato tra il 28 e il 17 aprile, il 94% dei francesi (più di 9 su 10) conosce la Tv digitale terrestre. I dati raccolti dall’istituto tra il 7 e il 27 febbraio, rilevavano una percentuale del 69,9% (circa 7 francesi su 10).
Tre settimane dopo il lancio della TDT, sono stati venduti in Francia più di 300.000 decoder, stando alle cifre fornite dai produttori del settore, che prevedono di venderne più di 1 milione per la fine del 2005.
Secondo Philippe Bailly, direttore generale dell’agenzia specializzata NPA Conseil, per la quale Ipsos ha realizzato un¿indagine sul successo della TDT, è indubbio che ci sia ¿un interesse globale per la Tv digitale terrestre, con una flessione presso le donne e le persone più anziane¿, che hanno ancora poca familiarità con questa nuova tecnologia di diffusione.
l’indagine Ipsos rileva che, all’indomani del lancio della TDT, le persone interessate erano il 43,5%, si evidenziava un picco tra gli uomini e i giovani con meno di 35 anni.
Nel lungo periodo, sottolinea Bailly, “sarà la qualità dei programmi a parlare¿ e spiega che gli acquisti dei decoder rallenteranno, se i telespettatori non troveranno nei bouquet offerti, programmi di loro gradimento.
Michèle Cotta, presidente del consorzio Télévision numérique pour Tous e del Consiglio di sorveglianza del bouquet satellitare ABSat, evidenzia che la produzione audiovisiva dei nuovi canali della TDT è necessariamente ridotta per via degli attuali palinsesti, che risultano limitati, e sarà così almeno per i primi anni.
Secondo gli specialisti del settore, la manna pubblicitaria attesa per i nuovi canali sarà necessariamente contenuta, almeno nei primi mesi.
Marc Pallain, presidente del canale NRJ 12, prima esperienza del gruppo NRJ sul mercato televisivo, l’emittente ha realizzato un fatturato pubblicitario di 300.000 euro nelle tre prime settimane del suo lancio.
Questi primi dati rassicurano gli operatori e lasciano intravedere un futuro promettente per la Tv digitale terrestre. Bisogna anche tener conto del fatto che al momento solo un terzo dei francesi ricevono il segnale della TDT, ma per settembre saranno la metà. Aumenterà anche l’offerta, previsti, infatti, una trentina di nuovi canali, di cui una buona parte pay.
In occasione della rimessa in gioco delle 8 frequenze, il presidente del Consiglio superiore dell’audiovisivo (CSA), Dominique Baudis, si è detto soddisfatto dell’alto numero di candidature presentate, ben 35.
Dati entusiasmanti, che hanno spinto il CSA a riaprire il dossier sulla radio digitale. E¿ stata, infatti, avviata un¿ampia consultazione pubblica. I diversi operatori del settore, avranno tempo fino al 30 giugno per rispondere alle 30 domande poste dal CSA. l’Autorità deciderà, quindi, l’eventuale assegnazione delle licenze ai distributori e produttori di servizi.
Il passaggio al digitale consentirà di eliminare le disparità territoriali che caratterizzano la radio, presente nel 99% delle abitazioni francesi.
Al momento, ogni radioascoltatore riceve in media una ventina di stazioni radio, ma un terzo della popolazione ne capta meno di dieci.
La diffusione digitale permetterebbe di estendere la copertura anche alle zone fino a oggi non coperte da tutti i servizi.
Come per la televisione, il passaggio della radio al digitale assicurerebbe una migliorare qualità della ricezione e un arricchimento dell’offerta. Grandi obiettivi per gli attuali operatori che desiderano valorizzare questo media.
¿Dobbiamo batterci per assicurare il massimo confort ai nostri radioascoltatori¿, ha sottolineato Axel Duroux, reclamando l’apertura delle frequenze digitali.
Il gruppo NRJ, si è detto soddisfatto della decisione del CSA di aprire questa consultazione, si tratta di ¿un passo avanti¿, ha commentato il presidente Jean-Paul Baudecroux, sperando che si proceda con una certa celerità verso questo passaggio.
Già realtà in diversi Paesi europei, in Francia la radio digitale è rimasta confinata a sperimentazioni limitate. Intanto, il CSA sta procedendo nel lavoro per la riorganizzazione della banda FM, prevista per il 2006.