Europa
Parla di Sky Italia, l¿unica Pay TV presente sul mercato italiano lanciata nell¿agosto scorso, Rupert Murdoch, il magnate australiano che attraverso la News Corporation controlla la Tv.
¿Raggiungeremo l¿utile nel giro dei prossimi 18 mesi e dopo avrà una crescita molto sensibile¿, ha detto il presidente Murdoch agli azionisti, all”assemblea annuale del Gruppo, che si è tenuta ad Adelaide.
Aggiungendo che la Pay TV italiana, dal luglio scorso, ha fatto registrare 280 mila nuovi clienti.
Per quanto riguarda l”intero Gruppo, Murdoch ha poi detto di essere ¿molto ottimista¿ sul raggiungimento degli obiettivi di utile per l”esercizio che terminerà a giugno del 2004, aggiungendo di essere pure fiducioso di poter ottenere una crescita dei profitti per una singola, ma alta, cifra percentuale.
Nell¿aprile scorso, dopo aver ricevuto l¿Ok dall¿Antitrust Ue all¿acquisto di TelePiù e alla successiva fusione con Stream, che ha portato alla nascita della nuova piattaforma Sky Italia, Murdoch aveva dichiarato alla stampa di prevedere di poter raggiungere un risultato economico positivo in nemmeno due anni. Seguendo una strategia che dovrebbe portare alla quotazione in Borsa in breve tempo.
Secondo le stime del tycoon la nuova piattaforma raggiungerà il break-even a livello di cash flow nel 2004, quando gli abbonati saliranno a 2.77 milioni a fronte dei ricavi per 1.63 miliardi di euro.
Sky Italia, almeno per i primi due anni, presenterà conti in rosso.
Secondo il business plan, elaborato da Goldman Sachs, solo eliminando il fenomeno della pirateria, aumentando il portafoglio clienti e tagliando i costi, la rotta potrà essere invertita. Infatti, su 2,4 milioni di abbonati, ci sono 2 milioni di smart card illegali.
Con queste premesse si stimano in 2,77 milioni gli abbonati a Sky Italia nel 2004, 3,225 milioni entro il 2005, fino ad arrivare a una massa critica di oltre 3,5 milioni di sottoscrittori nel 2006.
Seguendo il modello BSkyB, quotata alla Borsa di Londra, è infine plausibile l¿ipotesi di un debutto a Piazza Affari per la piattaforma. Una strategia che permetterebbe al tycoon australiano di cominciare a cedere alcune delle quote in suo possesso, come è stato per BSkyB.
Le cose non vanno altrettanto bene proprio per la Pay TV britannica di Murdoch, BSkyB, che sta attraversando una delle crisi peggiori della sua storia.
A generare problemi con gli investitori, anche la decisione di sostituire il direttore generale Tony Ball, molto apprezzato per aver portato in nero il Gruppo, con il figlio minore del tycoon, James Murdoch. Contrasti che stanno mandando i rating in caduta libera.
BSkyB per rilanciare i propri prodotti ha così deciso di lanciare una campagna pubblicitaria da 20 milioni di sterline per il suo servizio Sky+, che permette ai suoi clienti di vedere show televisivi in diretta e registrarli sul disco fisso del computer.
Dei sette milioni di clienti di Sky, 105.000 hanno Sky+, che per la società rappresentano un”opportunità per aumentare i profitti medi per ogni abbonato.
Il pacchetto Sky+ box costa 199 sterline (circa 330 euro), oltre a un costo di installazione che può arrivare fino a 120 sterline, più una tassa di sottoscrizione di 10 sterline al mese.
La campagna è guidata dal direttore vendite e marketing Jon Florsheim, uno dei candidati a sostituire l”uscente Tony Ball.
Situazione non molto tranquilla anche ai vertici dell¿emittente Sky One, controllata di BSkyB.
La responsabile Sara Ramsden ha rassegnato le dimissioni dopo meno di un anno dal suo arrivo.
Nota soprattutto per il cartoon di successo ”I Simpsons”, Sky One è stata soprannominata da alcuni esperti del settore la ¿casa della trash Tv¿, per via dei suoi programmi spesso centrati sul sesso.
Presto, sempre secondo gli esperti, la società potrebbe cambiare quindi la sua immagine e posizionarsi su una fascia più alta del mercato.
Finora, infatti, per mantenere l”audience la Sky One si è affidata a programmi come ”The Villa’