Cina
L`Autorità cinese per le telecomunicazioni, nell`ambito di un convegno svoltosi a Beijing, ha reso noto che la Cina vuole sviluppare un proprio standard per la telefonia mobile di terza generazione.
Gestori locali, produttori e finanziatori hanno nel contempo dato vita alla TD-SCDMA Industrial Alliance nel tentativo di imporre lo standard 3G cinese e di superare sul mercato gli standard europeo ed americano.
L`Industry Alliance, anche se appena sorta, sta premendo affinché il governo cinese aumenti la velocità di sviluppo e aiuti la diffusione, dando un segnale forte a operatori e costruttori. Se si rilanciasse lo standard, infatti, non sarebbe necessario pagare le royalties ad aziende straniere e dunque la competitività aumenterebbe.
Secondo l`Industrial Alliance, lo standard cinese TD-SCDMA, sviluppato dalla società statale Datang, ha a disposizione uno spettro di frequenza maggiore degli standard WCDMA e CDMA2000, pur non essendo ancora stato testato sufficientemente.
La strada da fare prima che lo standard possa arrivare sul mercato, da quanto sostengono gli analisti, è ancora lunga, nonostante il successo dei test effettuati nello scorso agosto. I due standard concorrenti sono, infatti, già supportati e commercializzati dai maggiori produttori mondiali.
Il mercato cinese è il più vasto del mondo, ed è, dunque, anche il più ambito dalle aziende straniere: Alcatel e Siemens, che detengono investimenti in Cina, hanno già confermato il loro interesse a collaborare per la commercializzazione del nuovo standard 3G, investendo circa 50 milioni di dollari.