Qwest ai ferri corti con gli azionisti

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Stati Uniti



Qwest, la quarta compagnia telefonica “regionale” Usa, sta cercando in tutti modi di evitare il fallimento e con questo obiettivo ha annunciato stanotte lo swap, ossia lo scambio, di 12,9 miliardi di dollari di obbligazioni.

Una piccola schiera di creditori, guidati dalla banca d`investimenti Jefferies & Co, sta però, organizzando l`opposizione alla proposta, che offre titoli in scadenza tra un minimo di 5 e un massimo di 12 anni da ora.

Fonti vicine al dossier sono certe che la società andrà fino in fondo, e per farlo non ha bisogno della maggioranza dei voti perché non è in stato fallimentare.

Il numero di obbligazionisti che accetta l`operazione determinerà solo il livello di rifinanziamento del debito.

L`offerta Qwest scade il 20 dicembre e ci sarà tempo per uno scontro tra creditori: oggi l`opposizione dovrebbe tenere una prima conference call anche se al momento molti investitori non si sono pronunciati.

Qwest, basata a Denver e operatore dominante nell`area tra gli stati del Minnesota e di Washington, ha debiti di 26 miliardi di dollari ed e` stata messa sotto indagine dal Congresso per scorrettezze contabili per 1,5 miliardi di dollari.

Gli strascichi della vicenda hanno fatto l`ultima vittima pochi giorni fa: anche Afshin Mohebbi, chief operating officer in comando quando c`era ancora il chiacchierato presidente Joseph Nacchio, lascerà il suo posto entro quest`anno.

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