Francia
Il mercato della televisione su ADSL è economicamente promettente ma le regole di spartizione delle competenze tra operatori e i giganti dei media non sembrano ancora essere ben definite.
Giuridicamente regna il disordine e nessuno prevede il lancio commerciale prima del 2004.
Sul mercato delle telecomunicazioni il forte sviluppo dell”accesso a l”Internet veloce, via ADSL (Asymetric Digital Subscriber Line), rappresenta una speranza.
Tra la fine del 2001 e la fine del 2007, questo settore dovrebbe passare da 5.5 milioni a 50 milioni di abbonati in Europa.
Ma per convincere i clienti potenziali, bisognerà proporre delle offerte convenienti e dei contenuti attrattivi.
La televisione supera nettamente il Web, nell”ordine delle priorità dei clienti i giochi e la musica sono solo al secondo posto.
Adesso l”idea che agita maggiormente gli operatori mondiali del settore è proprio quelli di far passare la televisione su delle semplici linee telefoniche grazie all”ADSL.
Un sfida considerevole, che potrebbe sconvolgere il panorama televisivo e ridare slancio al mondo delle telecomunicazioni.
Telefonica in Spagna e SaskTel in Canada hanno già lanciato la fase commerciale della televisione su ADSL, in Francia TF1 e LDCom stanno portando avanti un importante sperimentazione.
France Télécom lavora sul progetto PCCAD con TF1, France Télévisions e M6 .
Free offrirà presto ai suoi clienti ADSL a Parigi e della regione parigina “Freebox”, un decoder dotato di modem ADSL con uscita Ethernet (accesso alla rete domestica ad alta velocità), USB (per il pc) e Péritel (per la televisione).
Inoltre il gruppo ha avviato trattative con i fornitori di contenuti per mettere a disposizione dei suoi clienti un bouquet di canali televisivi.
Marc Roussel, direttore del settore tecnico di M6, è molto positivo a riguardo e sostiene che il vantaggio di questo matrimonio Tv-ADSL è che si appoggerebbe su delle infrastrutture e dei contenuti già esistenti.
Jo Cornu, consigliere di Alcatel, ha dichiarato che l”ADSL potrà offrire a tutti i nodi situati a 3 kilometri da un ripetitore, una velocità di 5,5 Mbits.
Questo permetterà di concedere simultaneamente un servizio telefonico, un collegamento Internet e un canale televisivo o il passaggio di un video, se codificati con software di compressione MPG2.
Patrick Laurencier, responsabile business e sviluppo di Lucent France aggiunge che in due anni, grazie al miglioramento della velocità xDSL e con l”introduzione MPEG4, il numero dei canali disponibili simultaneamente passerà da tre a quattro.
Per quel che riguarda i programmi, tra 6 canali hertziani, circa 150 canali satellitari e via cavo, 33 future emittenti di tv digitale terrestre e i milioni di films disponibili su catalogo, l”offerta non mancherà.
Dal punto di vista economica questo passaggio permetterà a un operatore di telefonia di contabilizzare su una stessa bolletta mensile 20 euro per le telefonate, 30 per l”accesso Internet e 30 per il bouquet televisivo, senza contare una ventina di euro per l”affitto dei films, in altre parole un”entrata media per abbonato compresa tra i 60 e i 100 euro mensili.
A creare le maggiori difficoltà a questo connubio è, invece, che i bouquet satellitari o via cavo, come anche le Pay TV non vogliono che i loro abbonati siano fatturati da un operatore di telefonia.
In ogni caso si dovranno rinegoziare tutti i diritti televisivi per questo nuovo canale di diffusione.
Per finire ci sarebbero anche dei problemi di natura strettamente giuridica, riguardo alla competenza dell”Autorità delle telecomunicazioni o del Consiglio superiore della televisione in materia.