Italia
La lettera con cui Jacques Chirac chiedeva a Prodi un intervento deciso dell”Unione europea per uscire dalla grave crisi del settore delle TLC, sembra non aver sortito gli effetti sperati.
Durante l”incontro, dedicato, appunto a questa crisi, i ministri delle telecomunicazioni dei 15 Paesi europei hanno dibattuto vivacemente, in quanto da più parti la missiva del Presidente francese è stata interpretata come una implicita richiesta a dare l”ok agli aiuti statali alle aziende in crisi in seguito alla crisi di France Telecom.
La delegazione francese ha comunque specificato che gli aiuti richiesti riguardavano l”assistenza per il rifinanziamento delle reti a livello europeo e non specificamente il caso del colosso francese schiacciato dai debiti.
France Telecom, tra l”altro, attende il via libera del commissario Monti per la ricapitalizzazione di 9 miliardi attesa per i prossimi giorni.
Secondo il Ministro delle Comunicazioni italiano, Maurizio Gasparri, che si è da subito detto contrario agli aiuti statali, anche i commissari europei sarebbero orientati verso il rifiuto delle sovvenzioni governative.
I ministri si sono comunque trovati d”accordo sulla necessità di favorire l”eGovernment e la banda larga e di aumentare i fondi per la ricerca e l”innovazione.
Mario Monti, commissario europeo alla Concorrenza e Erkki Liikanen, commissario alle Imprese, stanno anche per presentare il Rapporto annuale sulle Telecomunicazioni da cui emerge che, nonostante gli effetti dello scoppio della bolla di Internet ed il rallentamento del mercato globale, il settore continua a crescere.
Malgrado molti operatori si siano indebitati per l”acquisto delle licenze e per le acquisizioni avventate degli anni passati, gli indicatori delle entrate sono ancora positivi. Cresce, infatti, il numero degli operatori che forniscono servizi locali, interurbani ed internazionali alle famiglie.
Buono il giudizio complessivo del settore in Italia, dove le tariffe sarebbero inferiori alla media europea, soprattutto a livello locale.