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L”Afghanistan sta per costruire la sua seconda rete cellulare anche se, nelle città devastate dalla guerra, solo una minoranza di persone può avere accesso ai mezzi di comunicazione.
Alla fine di quest”anno il governo assegnerà una licenza ad un consorzio a cui partecipano il Fondo per lo Sviluppo Economico dell”Aga Khan, il fornitore francese Alcatel, Monaco Telecom e l”operatore statunitense MCI.
Attualmente l”unica rete del territorio appartiene alla compagnia americana TCI.
Grazie a questa nuova licenza verranno coperte le città di Kabul, Herat, Kandahar, Mazar-i-Sharif, Jalalabad e Kunduz.
Ad avere urgente bisogno di linee di comunicazione efficienti sono prima di tutto le associazioni umanitarie che necessitano di collegamenti internazionali, così come gli Afgani costretti a lasciare il Paese che vorrebbero mettersi in contatto con i loro cari.
Anni di guerra hanno fatto a brandelli le reti tlc del territorio che, comunque, erano già in forte stato di trascuratezza.
L”Ente afgano delle Telecomunicazioni è stato distrutto dai bombardamenti durante il conflitto tra i Talebani e l”Alleanza del Nord unitamente agli Stati Uniti. Ora sta per essere ricostruito con l”aiuto dell”International Telecom Union (ITU) e dell”Agenzia Statunitense per Lo Sviluppo Internazionale (USAID).
Gli investimenti previsti per le nuove reti cellulari si aggirano intorno ai 120 milioni di dollari, ed è solo l”inizio della rivoluzione digitale, dice Stanekzai.
L”ITU ha anche stanziato 500.000 dollari per assicurare il passaggio alla privatizzazione del settore.
Il Ministro ha anche promesso che entro tre mesi verranno ripristinate le comunicazioni radio nelle 32 province insieme all”accesso alla rete telefonica internazionale via satellite almeno nelle principali città.
In cantiere anche molti altri progetti, come la posa di cavi in fibra ottica nelle strade che sono in (ri)costruzione, ma c”è bisogno di molti fondi per garantirne la fattibilità.