Europa
La scommessa di Hutchison Whampoa sta per diventare realtà: entro gennaio i servizi 3G del colosso di Li Ka Shing partiranno in Italia e Inghilterra.
Gli osservatori sembrano non avere molta fiducia nella riuscita dell”investimento e danno agli analisti da sei mesi ad un anno di tempo per decidere se il lancio commerciale dei telefonini multimediali sia stato o meno un fallimento.
Le aspettative sono dunque molto caute: i ricercatori della Credit Suisse First Boston credono, per esempio, che gli investimenti nel 3G distruggeranno il valore dell”azienda del tycoon di Hong Kong.
Secondo altri invece, Li Ka Shing manterrà la sua fama di ottimo imprenditore e riuscirà a far fruttare i 16,7 miliardi di dollari investiti in Europa entro il 2005.
Hutchison prevede di abbonare, in Inghilterra e Italia, almeno un milione di persone entro il 2003: target molto ambizioso viste le tariffe dei nuovi servizi, giudicate da più parti molto costose per attrarre il mercato di massa.
Secondo la stampa, in Italia sono già state effettuate 30.000 prenotazioni per i cellulari di H3G che si presenta sul mercato con due diverse tariffe flat: il servizio costerà 85 euro al mese per 40 ore di conversazione e 40 ore di videotelefonate, oltre a circa 400 download di contenuti da Internet, molto più di quanto oggi gli utenti spendono per i servizi mobili tradizionali. Gli utenti possono anche scegliere un”altra offerta a 140 euro al mese con un cellulare in omaggio.
Nel Regno Unito la compagnia offre due pacchetti di abbonamento ad una tariffa di 59,99 sterline (94,87 euro circa) e 99,99 sterline al mese per un anno.
Goldman Sachs dice in una nota che se Hutchison riuscirà ad attrarre 100.000 utenti tra Inghilterra ed Italia, generando un”Arpu mensile di 60 euro, per gli investitori sarà una risposta del mercato più che soddisfacente. Questi livelli di Arpu sono, infatti, gli stessi generati dai due maggiori operatori locali.
Il precedente costituito da NTT DoCoMo, il primo operatore giapponese a lanciare i servizi 3G con lo standard W-CDMA, la cui performance è stata molto deludente, non è molto incoraggiante. Ad un anno dal lancio, solo 140.000 persone hanno sottoscritto l”abbonamento.
Certo, il lancio è stato molto rischioso e ha richiesto più energie del previsto, ma secondo Edmund Harriss, manager di Investec Asset Management, non sarà un fallimento.
Il verdetto finale, comunque, spetterà agli utenti.