La major di media francese Vivendi Universal nel tentativo di reperire il cash necessario a ridurre il pesante indebitamento, mette in vendita anche le opere d”arte.
La decisione del gruppo si è immediatamente tirata addosso le ire dei Bronfman.
La famiglia Bronfman, fondatrice dell”impresa Seagram, rilevata nel 2000 da Vivendi Universal, ha protestato contro l”intenzione del gruppo di mettere in vendita l”importante collezione d”arte, che aveva raccolto nel tempo.
Questa collezione, che comprende anche una tela dipinta da Picasso dell”altezza di 6.7 metri, che aveva fatto da sfondo ad un balletto di Serge Diaghilev “Il Tricorno” nel 1919, include anche delle opere di Joan Miro e Mark Rothko.
La raccolta è stata riunita in trent”anni da Samuel Bronfman, patriarca della famiglia.
La collezione è stimata in 15 milioni di dollari. I quadri sono esposti nel Seagram Building, uno dei gioielli dell”architettura newyorkese su Park Avenue,
acquistato da Vivendi due anni fa.
Questa decisione del vertice di Vivendi “…mi gela il cuore”, ha dichiarato Phyllis Lambert, figlia di Samuel Bronfman.
La Lambert ha aggiunto che la collezione fa parte del patrimonio artistico di New York.
Un portavoce di Vivendi, Anita Larsen, ha dichiarato che la società ritiene che le opere non siano strategiche e non più ricompresse per questo nel business plan del gruppo, per questo motivo è stata adottata la decisione di vendere.
Il dipinto di Picasso era stato appeso nel ristorante del Four Seasons, fino all”ultimazione della costruzione del Seagram Building nel 1958.