Francia, il CSA chiede regole per la Tv via Internet

di Raffaella Natale |

Europa


Il Consiglio Superiore dell’Audiovisivo (CSA) “rivendica una competenza” sulla televisione via Internet.
A riferirlo è Francis Beck, uno dei membri del Consiglio francese.

Beck sostiene che il CSA ha l’esperienza e l’autorità per contribuire in maniera decisiva a questo nuovo sistema di comunicazione, andando al di là di ciò che sono le attuali convenzioni o autorizzazioni preliminari predisposti per le reti televisive.

Il CSA pensa in questo caso a delle vere e proprie raccomandazioni da indirizzare a chi investe in questo nuovo settore del mercato media, che avrà una connotazione chiaramente internazionale.

Questa posizione del Consiglio è consequenziale all’aumentato interesse che si è creato intorno a questa nuova prospettiva, di mandare la Tv sulla rete.

Riunitosi martedì scorso in seduta plenaria il CSA ha diffuso la propria posizione sulle disposizioni economiche in materia, sottolineando “…i gravi inconvenienti derivanti dalla mancanza totale di una regolamentazione…” della Web Tv.
Accanto a questo ci sarà presto da affrontare nelle sedi deputate una vasta discussione che andrà dai problemi chiaramente tecnici a quelli che invece riguarderanno il rispetto della libertà, la protezione dell’infanzia, il pluralismo, la diversità culturale, a parte lo sviluppo della produzione audiovisiva nazionale.

La mancanza di normativa, avverte in conclusione il CSA, potrebbe creare anche gravi problemi di violazione della libera concorrenza, da qui la necessità di intervenire in maniera tempestiva.

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