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Il gruppo francese di media Vivendi Universal ha ceduto la sua partecipazione in EchoStar per 1.066 miliardi di dollari.
A rilevare la quota del 10% che la major deteneva sarà EchoStar stessa.
La somma dell”operazione sarà versata cash entro il 23 dicembre ed è calcolata in 18.5 dollari circa per azione.
Un prezzo inferiore alle valutazioni di Borsa, che stimano 21 dollari per azione, e alla cifra d”acquisto che fu di 26.04 dollari nel 2001.
La partecipazione era stata acquistata per 1.5 miliardi, dall”ex numero uno di Vivendi, Jean Marie Messier, ed aveva come obiettivo la successiva mossa di assorbire DirecTv.
Il gruppo francese ha preso la decisione dopo il fallimento della fusione tra i due bouquet satellitari.
La società, presieduta da Jean René Fourtou, deteneva azioni D di EchoStar, avrebbe potuto convertirle in azioni A e venderle immediatamente, oppure conservare la partecipazione per trenta mesi per poi beneficiare di un certificato di valore garantito, che la rimborsava della differenza negativa tra l”andamento di Borsa futuro e 26.04 euro.
Vivendi ha preferito, invece, vendere subito per 1.066 miliardi di dollari e perdere circa 500 milioni sull”iniziale investimento
La scelta effettuata ha, almeno, il vantaggio di alleggerire la tesoreria di Vivendi Universal e di ridurre il pesante indebitamento.
Dopo questa cessione, il montante di disimpegno arriva a 7.95 miliardi di euro dall”arrivo di Fourtou.
Il nuovo presidente ha già realizzato una parte del suo programma di cessione di 16 miliardi di asset in 18 mesi.
La realazione tra EchoStar e Vivendi Universal non è in ogni caso definitivamente compromessa.
Per EchoStar questa operazione risulta tutto sommato conveniente, acquista azioni, che aveva venduto per 1.5 miliardi, ad 1 miliardo di dollari.
I termini commerciali dell”accordo del 2001 permarranno, in ogni caso, per altri otto anni. EchoStar dovrà, quindi, diffondere cinque emittenti televisive appartenenti a Vivendi e alcuni films pay per view dal catalogo di Universal Studios.