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Dopo il fallimento della fusione con il suo concorrente DirecTv, il bouquet satellitare Echostar sarebbe alla ricerca di un altro compratore.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa il suo presidente Charles Ergen sarebbe già in trattative con il tycoon australiano Rupert Murdoch della News Corp. e con John Malone di Liberty Media.
Per il momento non è in corso nessuna negoziazione ufficiale, si tratta di un pour parler, che presto potrebbe sfociare in un accordo vero e proprio.
Quello che adesso preoccupa maggiormente Ergen è la sopravvivenza del suo Gruppo per il lungo periodo, soprattutto dopo che la Federal Communications Commission (FCC) si è espressa contro la fusione con DirecTv, l”operatore di Hughes Electronics messo in vendita da General Motors.
Con il suo pacchetto di 8 milioni di abbonati, Echostar deve dunque trovare una soluzione al più presto.
Charles Ergen ha ammesso che “…il Consiglio d”Amministrazione valuterà opportunamente tutte le offerte che potranno soddisfare i propri azionisti”.
Questa rappresenta un”occasione golosa per Murdoch che spera da tempo di rafforzare la posizione della News Corp. sul mercato della Pay TV americana.
Nel 1997, la News Corp. e Echostar avevano già tentato un”operazione di fusione, che si risole in un nulla di fatto.
Nel 2001, Murdoch si era candidato al riscatto di DirecTv, ma Echostar propose allora un”offerta più interessante.
Sei anni dopo i suoi primi tentativi, Rupert Murdoch ci riprova. Ma questa volta ad accompagnarlo nell”avventura ci sarà anche Liberty Media.
Ricordiamo che nel novembre scorso, nonostante le varie concessioni delle due società, le Autorità federali avevano messo il veto al progetto di fusione tra Hughes ed Echostar, un”operazione da 13 miliardi di dollari.
La FCC arguiva che il nuovo Gruppo avrebbe potuto creare un monopolio in alcune zone geografiche non servite dal cavo.
Adesso, per Charles Ergen, la sopravvivenza di Echostar passa forzatamente da una nuova operazione che permetta al Gruppo di rafforzarsi sul mercato della Pay TV, che è in fase di consolidamento.
Nel novembre scorso la FCC ha invece accordato ai due operatori via cavo Comcast e AT&T Broadband l”autorizzazione a fondersi.
Una decisione questa che spinge la nuova unità nata dalla fusione alla posizione numero uno del mercato, con i suoi 27 milioni di abbonati.