USA, la Corte Suprema dà ragione a NextWave

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Stati Uniti



La Corte Suprema degli Stati Uniti ha rigettato le richieste della Federal Communications Commission che chiedeva la restituzione delle licenze wireless che NextWave Telecom Inc. non &#232 riuscita a pagare entro i termini imposti dal contratto.

NextWave aveva acquistato nel 1996 licenze wireless per coprire le maggiori citt&#224 degli Stati Uniti, per un valore di 4,7 miliardi di dollari. Nel 1998, per&#242, ha fatto richiesta di bancarotta, dopo aver versato nelle casse del governo soltanto 500 milioni di dollari. NextWave avrebbe cercato comunque di continuare a pagare, ma la FCC ha rifiutato ulteriori versamenti e ha cercato di rientrare in possesso delle licenze per poi rivenderle agli operatori concorrenti per 15,9 miliardi di dollari.

La Corte Suprema ¿ con 8 voti a favore contro 1 ¿ ha confermato, per&#242, la decisione della Corte d¿Appello che aveva ritenuto che la FCC stesse violando le leggi federali sulla bancarotta che proibiscono, appunto, la revoca delle licenze. La FCC ha affermato di volere indietro le licenze non solo a causa del mancato pagamento, ma le argomentazioni presentate non hanno convinto il giudice Scalia che ha dato ragione all¿operatore telefonico.

La sentenza potrebbe permettere a NextWave di lanciare, finalmente, i propri servizi wireless, e di avviare la riorganizzazione dell¿azienda. Il CEO del Gruppo, Allen Salmasi, ha fatto, comunque, sapere di stare cercando una partnership con un altro operatore mobile.
L¿agenzia governativa ha rifiutato ogni commento, cos&#236 come ha fatto Verizon, ritenuta la partner pi&#249 accreditata nel futuro di NextWave.

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