Europa
Gli azionisti dell”operatore tedesco MobilCom stanno cercando un accordo con France Telecom affinché il Gruppo francese rilevi 7 miliardi di euro del debito e l”azienda possa finalmente avviare un piano di ristrutturazione. France Telecom, che controlla il 28,5% di Mobilcom, ha promesso di votare a favore del piano, che, comunque dovrà poi essere approvato dai soci dell”azienda parigina nella prossima assemblea di febbraio.
Lo ha reso noto lunedì l”Ad Thorsten Grenz ai soci riuniti in assemblea per votare le misure di riassetto della travagliata società, ribadendo anche la certezza del conseguimento di un breakeven a livello di ebit ( gli utili prima della tasse) già nel primo semestre.
In seguito all”uscita di scena di FT, MobilCom è stata costretta a rivedere le proprie ambizioni nell”UMTS e sta cercando di vendere sia le infrastrutture che aveva iniziato a installare che la licenza.
Anche se France Telecom riprenderà quei 7 miliardi di debito, infatti, l”operatore dovrà avviare una severa ristrutturazione. 1800 dipendenti – su un totale di 5.000 unità – sono stati già licenziati per ritornare a quello che il gruppo era prima dell”avvento del partner francese: un semplice rivenditore di servizi per la telefonia per conto di altri operatori.
Per questo MobilCom ha ricevuto la promessa di un finanziamento di 162 miliardi di euro, la cui concessione dovrà comunque ricevere l”ok della Commissione europea. Sempre che non arrivino nuovi colpi di scena da parte dell”ex presidente e fondatore Gerhard Schmid che, dopo aver fortemente protestato per aver dovuto affidare al fiduciario Helmut Thoma i diritti di voto sul suo 42,4% in MobilCom (condizione posta da FT per accollarsi i 7,1 miliardi di euro debiti), avrebbe comunque detto – a proposito del voto per il piano di salvataggio – “avrei votato a favore della soluzione e chiederò al signor Thoma di fare la stessa cosa in nome mio”.