Europa
Nokia taglierà 500 posti di lavoro nelle divisioni ricerca e sviluppo di Gran Bretagna, Svezia, Finlandia e Stati Uniti, a causa del calo nella domanda dei propri prodotti.
Il maggiore produttore mondiale d telefoni cellulari e di apparecchiature di rete, spera così di aumentare “l”efficienza e le sinergie operative del Gruppo” e abbassare i costi.
Anche il produttore finlandese, dunque, dopo il rivale Ericsson, rientra tra le aziende costrette a ridurre il personale a causa del crollo della domanda di apparecchi e attrezzature wireless.
L”unità network di Nokia conta più di 17.000 dipendenti, a fronte di un totale dei 51.740 impiegati totali dell”azienda. Lo scorso anno sono state licenziate 2.100 persone, ma il presidente Jorma Olilla aveva da poco dichiarato che il Gruppo non aveva intenzione di attuare nuove riduzioni di personale oltre a quelle – già messe in conto – nella divisione vendite.
L”unità più importante di Nokia, quella della produzione di cellulari, sta ottenendo, comunque, buoni risultati: nel 2002 i profitti sono cresciuti del 12% attestandosi a 1,67 miliardi di euro. La vendita dei telefonini ha portato nelle casse del Gruppo 6,74 miliardi di euro, pari al 76% delle vendite totali.