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I cellulari contribuirebbero, secondo alcuni ricercatori, all¿immagine che si vuole dare di se nei rapporti con gli altri. E¿ quanto emerge dallo studio Me, My Mobile and I, presentato al 3GSM World Congress di Cannes da un team di ricercatori della Lancaster University.
Il rapporto, costato tre anni di lavoro, evidenzia l¿evoluzione del comportamento delle persone in rapporto agli strumenti di comunicazione mobile e rileva che i telefonini sono considerati ormai indispensabili nelle relazioni sociali e nella costruzione dell¿immagine che vogliamo dare di noi al mondo.
I ricercatori hanno constatato che molta gente usa il cellulare per controllare gli altri e questa tendenza sembra destinata ad aumentare con l¿avvento dei messaggi multimediali che consentiranno di richiedere una prova fotografica dell¿effettiva posizione dell¿interlocutore. ¿Si tenderà sempre più a controllare gli altri, diventando allo stesso tempo, sempre più sfuggenti riguardo noi stessi¿, dice Michael Hulme, ricercatore dell¿Università britannica.
Il cellulare permette, infatti, di decidere quando e come comunicare con gli altri ¿¿Il telefonino è la forma più comune di Reality TV, un apparecchio che consente di autogestire le relazioni, l¿immagine, la vita¿, dice ancora Hulme.
Le ragazze intervistate hanno detto ai ricercatori che da quando possiedono un telefonino è molto più facile ottenere il permesso di far tardi la sera o trovare un amica disponibile a darti conforto in qualsiasi momento. Le persone più grandi lo trovano invece un utile strumento per controllare il partner, mentre i ragazzi addirittura preferiscono inviare messaggi piuttosto che leggere. I bambini ¿ e sono sempre di più quelli che a Babbo Natale chiedono in dono un cellulare ¿ sono i più distaccati: lo usano, infatti, per chiedere consigli ai propri amici e ritengono che gli adulti ne facciano un uso completamente sbagliato.
Piace a tutti, insomma, il telefonino. Sta agli operatori, dunque, intuire il modo migliore per avvantaggiarsi di questa crescente passione e fornire i servizi che la gente cerca e per cui è disposta a spendere.
I ricercatori della Lancaster avvertono i fornitori di servizi di stare attenti soprattutto al ¿contesto¿: gli SMS, per esempio, sono la forma più diffusa di comunicazione, ma essi ¿ ¿sono anche una forma di censura emozionale, perché sono sempre chiaramente composti e strutturati¿. Evidentemente sarà così anche per i messaggi multimediali: la voce resta, nell¿opinione comune, la forma di comunicazione più emotiva.
Gli operatori comunque possono stare tranquilli dicono gli studiosi: sempre più persone, infatti, ritengono che perdere il proprio telefonino equivalga a perdere il controllo¿