L´Accesso Promesso: Fondazione Ugo Bordoni e accessibilità. Intervista a Guido Salerno

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INTERVISTA


Guido Salerno

Nuove e significative le adesioni che stanno giungendo alla campagna lanciata da Puntoit e da Key4biz a sostegno della legge Campa-Palmieri sulla piena accessibilità dei siti della Pubblica Amministrazione e dei siti di pubblica utilità a favore dei disabili.
Ieri abbiamo dato conto delle dichiarazioni di piena adesione del Consigliere Guido Salerno, direttore generale della Fondazione Ugo Bordoni (FUB). Una dichiarazione ed una presa di posizione particolarmente significative, se si considera il ruolo, l’attività e la storia della Fondazione.
La Fondazione Bordoni opera infatti attivamente da anni per favorire e promuovere la ricerca scientifica e quella applicata nel campo delle telecomunicazioni e della multimedialità. Svolge attività di consulenza nei settori delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione (ICT) sia livello nazionale sia a livello internazionale. Ha una forte esperienza, riconosciuta anche all’estero, in molte aree come la radiopropagazione, le comunicazioni ottiche, la sicurezza e la protezione nelle telecomunicazioni, le reti di telecomunicazione, le comunicazioni multimediali. E¿ un patrimonio di competenze che consente alla Fondazione di collaborare con molti Ministeri, tra cui quelli delle Comunicazioni, dell’Ambiente, della Difesa, della Giustizia e del Lavoro, con il CNR, con l´Unione Europea e con l´Agenzia Spaziale Europea, con un ruolo attivo nelle attività internazionali di normativa del settore. 
La Fondazione Ugo Bordoni è inoltre impegnata in molti progetti nei campi più avanzati delle telecomunicazioni: dalla sicurezza di Internet al cinema e alla televisione digitale, da Internet di seconda generazione all´eLearning, dai sistemi radio a basso impatto ambientale alle nuove tecnologie per i motori di ricerca e, non a caso, per l´accesso al web da parte di utenti disabili e con dispositivi wireless.
Abbiamo incontrato Guido Salerno, il direttore generale della Fondazione Bordoni, nel suo ufficio romano all’EUR, poco distante dal Ministero delle Comunicazione.

D. Consigliere Salerno, la Fondazione da lei guidata ha uno spettro di competenze molto ampio e campi di operatività differenziati. Come nasce il legame tra Fondazione Bordoni ed i temi dell’accessibilità a internet a favore dei disabili?
R.
¿La Fondazione ha una lunga tradizione nello studio dell’interazione uomo-macchina. Nel corso degli anni vari gruppi si sono occupati di argomenti legati alle interfacce: realizzazione e valutazione di interfacce a sistemi informatici e di telecomunicazioni, interfacce e agenti intelligenti, supporti ¿adattivi¿ alla ricerca di informazioni, interfacce vocali, valutazione dell’usabilità di strumenti e sistemi. In Fondazione la ricerca sulle nuove tecnologie è sempre stata attenta alle esigenze dell’utenza rispetto alla evoluzione dei sistemi informatici nelle varie forme (dati, video e voce). Con la nascita del web, al nostro interno sono stati attivati progetti che si occupavano di migliorare l’accesso ai dati e all’informazione. E così, quando il web ha cominciato ad entrare nelle pubbliche amministrazioni, sino a diventare uno strumento al servizio del cittadino, per la Fondazione è stato pressoché naturale interessarsi agli aspetti di accessibilità e di usabilità.
Vorrei però sottolineare che la Fondazione è sempre stata attiva in seno agli organismi di standardizzazione sia a livello europeo che internazionale. Siamo stati, e siamo tuttora, coinvolti in commissioni per la standardizzazione di strumenti di comunicazione, in organismi  per la definizione di standard di rappresentazione di dati e informazioni, in commissioni per la definizione di parametri di usabilità. Siamo anche membri del Consorzio W3C, uno tra gli organismi più autorevoli, e collaboriamo con enti e associazioni coinvolti nella definizione di standard per l’uso e la gestione del web.

D. Recentemente avete lanciato l’iniziativa ¿Web x tutti¿. Ce ne vuol parlare?
R.
l’iniziativa ¿Web x tutti¿ (www.webxtutti.it) si occupa prevalentemente dell’accessibilità dei siti di Pubblica Utilità (per interderci, non solo i siti delle Pubbliche Amministrazioni ma anche i siti che beneficiano di sovvenzioni o agevolazioni pubbliche e i servizi di utilità collettiva, come biblioteche, ospedali, ASL, istituti bancari, scuole e università, ecc.)
Il sito ¿Web x tutti¿  vuole essere un punto di incontro tra tutte le persone coinvolte o semplicemente interessate all’accessibilità e all’usabilità del web, offrendo una serie articolata di strumenti: interviste a esperti del settore, report delle nostre valutazioni, linee guida e normativa su accessibilità e usabilità, segnalazioni e recensioni di libri, conferenze, eventi sull’argomento, infine un insieme di collegamenti ragionati a siti utili. Ma devo anche aggiungere che sarà disponibile a breve una nuova versione del sito, completamente rinnovata.
In particolare, ¿Web x tutti¿ si rivolge a chi nella Pubblica Amministrazione vuole commissionare a una società privata il progetto e la realizzazione del proprio sito web. Sul sito può trovare infatti i requisiti da richiedere nel bando di gara e, utilizzando il sistema di valutazione Torquemada, verificare che tali requisiti siano stati pienamente soddisfatti.

D. Un momento¿ Torquemada!  Scusi direttore, ma cos¿è il validatore Torquemada?
R.
Ha ragione. Un ruolo importante nell’iniziativa ¿Web x tutti¿ è giocato dal sistema Torquemada che, come anche ironicamente evocato dal suo nome, è una sorta di inquisitore di siti web: suo compito è infatti analizzare in modo automatico un sito e fornire una valutazione sul suo grado di adesione alle normative indicate dal Consorzio W3C. Un utente che voglia verificare se il suo sito sia o meno accessibile si  collega al sito www.webxtutti.it, segue il bottone-funzione ¿Testa il tuo sito¿ e si trova nella pagina di Torquemada. A questo punto è sufficiente che digiti il nome della pagina che vuole valutare nell’apposito spazio. Il sistema fornisce automaticamente un report dettagliato in cui sono elencate le violazioni alla normativa in modo preciso e legato sia all’aspetto della pagina sia al modo in cui è stata realizzata. È infatti possibile capire visivamente quali siano le zone della pagina interessate dall’errore e il codice HTML corrispondente.
Torquemada è il primo verificatore in lingua italiana. È stato poi scelto dall’IWA, che è un¿associazione internazionale di webmaster, come loro verificatore ufficiale. E vorrei qui segnalare che è in corso la traduzione di Torquemada in varie lingue, fra cui anche l’arabo!
In tal senso, anche Torquemada ha contribuito sostanzialmente a rendere la Fondazione un punto di riferimento per la valutazione dell’accessibilità. Il tutto secondo le regole della semplicità: ciascuno può cercare di migliorare il proprio sito partendo dalle indicazioni che scaturiscono dal verificatore ed il servizio è gratuito ed offerto a tutti.

D. Si ma quali sono le metodologie di valutazione ed il loro livello di universalità?
R.
Data la natura delle pagine web, Torquemada può offrire un supporto automatico solo per alcune delle caratteristiche della pagine. Per avere una valutazione completa è necessario integrare il sistema con una metodologia per così dire ¿manuale¿, ovvero con un intervento diretto. Abbiamo infatti sviluppato una metodologia, a partire dalle linee guida del Consorzio W3C, che si basa su  valutazioni oggettive e soggettive.
Nel caso di valutazione oggettiva si verifica la presenza di un elemento strutturale o di una funzionalità su un campione standard di pagine. 
La  valutazione soggettiva, invece, comprende test con esperti e test con utenti disabili.
Nel primo tipo di test, un esperto esamina la pagina e assegna un punteggio secondo un certo numero di metriche: vengono valutate in questo modo tutte le caratteristiche che dipendono dall’implementazione.
Il secondo tipo di test ha l’obiettivo di valutare le difficoltà incontrate da un utente disabile nell’interazione con il sito. Vengono perciò assegnati dei compiti a utenti disabili, che permettono di valutare accessibilità, raggiungibilità, orientamento nel sito, ricerca di informazioni (tramite navigazione o motore di ricerca).
Posso dire che questo è un aspetto molto interessante del lavoro da noi svolto nel campo dell’accessibilità. Infatti i test con i disabili mettono in luce aspetti importanti che sono generalmente trascurati dalle linee guida dell’accessibilità, primo fra tutti il fatto che ogni tipo di disabilità necessita di accorgimenti di natura diversa.
Se per i non vedenti è di primaria importanza commentare le immagini, per persone con problemi uditivi è certamente importante la trascrizione dell’audio, anche se bisogna tener conto che il peso dell’audio nel web non è paragonabile al peso della grafica! Quello che viene fuori dai nostri test è che per questa seconda categoria di utenti la cosa più disabilitante non è tanto la mancanza di trascrizioni dell’audio, ma piuttosto la  difficoltà sintattico-semantica di alcuni testi, o nomi di link, la difficoltà che incontrano nell’utilizzare i motori di ricerca interni al sito, ecc.
Le nostre linee guida mettono quindi l’accento sulla necessità di offrire, soprattutto nei siti della Pubblica Amministrazione glossari per non udenti che, come sempre accade con l’accessibilità, sono utili a tutti gli utenti!


D. Si, d’accordo, ma tutto ciò cosa vuol dire nel caso dei siti della Pubblica Amministrazione? 
R.
Vuol dire che, oltre agli strumenti presenti nel sito ¿Web x tutti¿ (www.webxtutti.it), la Fondazione offre gratuitamente alle pubbliche amministrazioni la valutazione completa del loro sito e la consulenza per migliorarne l’accessibilità a tutti i livelli. 

D. Cosa avete fatto per informare l’opinione pubblica e gli addetti a i lavori di queste nuove opportunità e disponibilità?
R.
Vorrei citare innanzitutto il Convegno “Web x tutti: accessibilità e usabilità dei siti web”, organizzato dalla Fondazione il 30 maggio 2002, presso l’Aula Magna del Ministero delle Comunicazioni a Roma, allo scopo di illustrare le varie problematiche dell’accessibilità e dell’usabilità. Il convegno si è tenuto con la presenza di esponenti del Consorzio W3C internazionale e italiano, dell’AIPA, del CNR e di rappresentanti delle associazioni di disabili. E devo dire che è stato unanime il consenso sul fatto che la Pubblica Amministrazione, non dovendo vendere nulla anzi, dovendo fornire servizi al cittadino, deve fare dell’accessibilità un elemento pregnante dei propri siti web.
La tavola rotonda che ha chiuso il Convegno, ha visto una interessante discussione tra curatori di siti della Pubblica Amministrazione quali, solo per citarne alcuni, il sito del Governo o della Regione Emilia Romagna.
Il Convegno ha ottenuto un ottimo successo di pubblico: 270 iscrizioni, con una partecipazione effettiva di oltre 200 persone. Sul sito www.webxtutti.it si possono trovare i testi delle relazioni e i link alle registrazioni audio.
Ma stiamo già lavorando da settimane alla seconda edizione di “Web x tutti: accessibilità e usabilità dei siti web”, che si terrà il prossimo 20 giugno 2003, sempre presso l’Aula Magna del Ministero delle Comunicazioni a Roma, e che tratterà non solo l’accessibilità dei siti web ma anche l’accessibilità delle applicazioni e dei servizi da internet (eLearning, e-commerce, ecc.) e di tutti gli strumenti utilizzati dalla comunità del web (forum, chat, ecc.).
Il Convegno rappresenterà un¿ulteriore occasione per divulgare la proposta di legge Campa-Palmieri.

D. Ecco parliamo della proposta di legge Campa-Palmieri: come pensa di sostenerla?
R.
Per la verità la stiamo già sostenendo. Con l’iniziativa ¿Webxtutti¿ La Fondazione Bordoni, ha infatti seguito la proposta di legge Campa-Palmieri sin dall’inizio, partecipando alla Conferenza del 16 dicembre 2002 che si è tenuta a Mestre e alla giornata del 20 febbraio 2002 alla Camera.
Questa proposta non è soltanto interessante e giusta, è una proposta necessaria! l’Italia è ancora piuttosto indietro rispetto all’accessibilità del web: nonostante siano state prodotte due importanti circolari (quella del Dipartimento della Funzione Pubblica e quella dell’Aipa), l’accessibilità del web delle Pubbliche Amministrazioni è ancora piuttosto scarsa. Il problema di questi documenti è che sono solo semplici raccomandazioni senza natura vincolante. A distanza di mesi dalla loro pubblicazione, la maggior parte degli enti di Pubblica Amministrazione si è dimostrata incurante delle indicazioni fornite.
I risultati della nostra valutazione annuale su un campione di circa 100 siti di pubblica utilità (es. ministeri, istituzioni, regioni e enti pubblici) rivelano che manca ancora una sensibilizzazione al problema dell’accessibilità a livello globale. Mediamente, i siti valutati hanno ottenuto un punteggio di accessibilità pari circa alla metà del sito ¿perfetto¿, cioè il sito accessibile per antonomasia.
La legge proposta dagli onorevoli Campa e Palmieri potrà finalmente far diventare l’Italia un paese web-civile a tutti gli effetti e la Fondazione offre tutto il proprio supporto e le proprie competenze perché un obiettivo così rilevante non venga mancato.

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