Italia
Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri è intervenuto nell”ambito del dilagante, quanto preoccupante fenomeno della pedofilia in Internet. Invocato, per il delicato settore, nuove regole.
Gasparri è entrato nel merito della questione, commentando la maxi operazione dei Carabinieri coordinata dalla Procura di Asti.
Un”indagine che ha coinvolto ben 53 province italiane, nell”ambito di un giro di immagini pedofile in Rete.
Si tratta di fotografie pedo-pornografiche di bambini tra i 2 mesi e i 10 anni, per lo più stranieri.
La triste vicenda, che ha portato anche al suicidio di un giovane della provincia di Biella, indagato nell”ambito della stessa inchiesta, ha riportato all”attenzione dell”opinione pubblica un”allarmante situazione. Quella di un fenomeno che si sta ormai allargando a macchia d”olio e quella della facilità con cui si possono far circolare queste immagini su Internet.
Gasparri ha prontamente incaricato la commissione per l”assetto del sistema radiotelevisivo di verificare se sussistano le possibilità di redigere un codice di autoregolamentazione in materia.
“…Internet – ha detto il presidente della Commissione, Adalberto Baldoni – non può rimanere un mondo a parte, senza alcuna regola. E” impensabile che mentre le emittenti televisive e radiofoniche, la carta stampata, il cinema hanno precise normative, Internet sia una giungla dove predomina l”ideologia dell”anarchia. Ecco perché – ha aggiunto Baldoni – la proposta del ministro è stata immediatamente recepita”.
Allo scopo di accelerare l”attuazione della proposta del ministro, la Commissione presieduta da Baldoni ha dato incarico, a sua volta, a Daniele Damele, presidente del CORECOM Friuli Venezia Giulia di coordinare un gruppo di lavoro che provveda a stilare un codice di autoregolamentazione.
Consulta la Legge n. 269, del 3 agosto 1998, ¿Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù¿