Europa
Il cellulare si conferma in testa alla classifica degli oggetti più amati dagli italiani. E” quanto emerge da uno studio condotto dall”Isimm (Istituto per lo studio dell”innovazione nei media e per la multimedialità) che analizza il rapporto – sempre più stretto – tra gli italiani e il telefonino. I dati sono straordinari: 36 milioni di italiani ne possiede uno (contro i 30 milioni del 1999) e 6 milioni trascorrono più di un”ora al giorno al cellulare, oggetto considerato “rassicurante” oltre che utile in caso di emergenza. Dato confermato dal fatto che in un anno sono state inviate oltre 33 milioni di chiamate a numeri di emergenza, al primo posto quello dei Carabinieri, seguiti da Polizia, Croce Rossa e Vigili del Fuoco.
Gli utilizzatori più appassionati e numerosi sono gli uomini (il 79% ne possiede uno, contro il 66% delle donne) e le fasce d”età comprese tra i 14 e i 34 anni, dove la penetrazione raggiunge il 90%. In forte aumento il numero delle sim card, che da quota 30,2 milioni sono diventate 51,4. Significa, secondo l”Isimm, che da un lato si acquistano due sim per risparmiare e per avere una migliore copertura di segnale e dall”altro per avere un numero telefonico per il lavoro e uno per le chiamate personali.
L”indagine dell”Isimm sull”uso del cellulare “tra quotidianità ed emergenza”, mette in luce anche un aspetto curioso: oltre il 50% degli italiani effettua telefonate o utilizza servizi aggiuntivi per non più di 10 minuti al giorno, mentre il 41,3% lo usa solo per chiamare e ricevere. Per quanto riguarda i nuovi servizi offerti dalla terza generazione di telefonini (che ancora muovono i primi passi sul mercato) gli italiani hanno dimostrato interesse per quelli legati alla pubblica utilità (come ricevere comunicazioni dalla pubblica amministrazione) e alle esigenze personali personali ( prenotazioni treni biglietti per i concerti), mentre per ora mostrano minore attrazione i servizi di intrattenimento e di informazione.
Intervenuto alla presentazione dello studio, il Ministro delle Comunicazioni Gasparri si è detto ottimista circa le possibilità offerte dalla telefonia del futuro anche se bisogna ancora lavorare per l”ottimizzazione delle reti e per “lo sviluppo del sistema, rassicurando i cittadini, visto che in Italia i livelli di emissioni elettromagnetiche consentite sono 10 volte inferiori a quelle di Germania o Francia”.