Francia: le pagelle scolastiche andranno in Rete. Scoppia la polemica

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Fa discutere la decisione del governo francese di utilizzare il Web per fornire informazioni ai genitori sull”andamento scolastico dei propri figli.
Dall”anno prossimo, infatti, le pagelle degli studenti francesi andranno in Internet. Le famiglie a partire dall”anno prossimo potranno guardare, comodamente seduti davanti al pc, l”andamento scolastico dei propri ragazzi.

Xavier Darcos, sottosegretario alla Pubblica Istruzione, in un”intervista ha dichiarato: “…Vogliamo sviluppare una specie di diario virtuale. Grazie ad un codice d”accesso personale e sicuro, i genitori avranno la possibilit&#224 di accedere ad informazioni di tutti i tipi sui loro figli: le date di riunione con gli insegnanti, le pagelle, i voti, persino il men&#249 delle mense scolastiche”.
Alcune scuole francesi si adegueranno a questo nuovo programma gi&#224 a partire dal prossimo autunno. Se i risultati degli esperimenti-pilota saranno soddisfacenti il sistema sar&#224 esteso nel giro di quattro anni al massimo.

Il sottosegretario ha spiegato che l”iniziativa si colloca nell”ambito del piano di informatizzazione delle scuole. Altro obiettivo &#232 quello di dare a tutti gli studenti entro il 2007 un accesso gratuito ad una serie di enciclopedie, dizionari e testi on line.

Il provvedimento, per&#242, non &#232 piaciuto a tutti gli insegnanti e ad alcuni rappresentanti sindacali.
Una scelta di tal genere, secondo loro, farebbe venire meno “…i contatti umani e il dialogo tra studenti, professori e genitori”.
“…Non &#232 cos&#236 che si risolvono i problemi della scuola o si migliorano i rapporti dei genitori con i professori”,
ha dichiarato Gerard Aschieri, segretario generale del sindacato Snes-Fsu.
Per Georges Dupon-Lahitte, presidente di un altro sindacato insegnanti, l”Fcpe, il sottosegretario Darcos “…non tiene conto della realt&#224” e non tiene in considerazione che “…le famiglie con accesso a Internet sono una minoranza”. Su questo punto Darcos ha comunque assicurato che il governo Raffarin sta pensando “…a come aiutare i genitori che non hanno le risorse finanziarie sufficienti per comprarsi un computer”.

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