Alti i costi della guerra per le Tv americane. La Rai risparmia sulla tecnologia

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La copertura intensiva per le informazioni della guerra in Iraq, rischia di pesare molto sulle casse dei grandi gruppi di media americani.

La CNN, l¿emittente televisiva del Gruppo di AOL Time Warner, si sarebbe dotata di un budget di 30 milioni di dollari per fornire l¿informazione continua sul conflitto iracheno, secondo quanto dichiarato dal Financial Times.

Per gli analisti, afferma sempre il quotidiano britannico, la copertura mediatica dell¿operazione ¿Libert&#224 per l¿Iraq¿, coster&#224 1 milione di dollari al giorno alle Tv, per un totale compreso tra i 60 e i 100 milioni di dollari.

Secondo l¿istituto Nielsen Media Reserch, le 4 grandi emittenti americane (ABC NBC, CBS, e Fox) e i tre principali canali di informazioni (CNN, Fox News Channel e CNBC) hanno catalizzato 70 milioni di spettatori durante le prime ore della guerra, mercoled&#236 sera.

Ma secondo i primi rapporti disponibili, alcuni tradizionali programmi dei palinsesti (come Friends), hanno registrato un¿audience superiore.

Le societ&#224 televisive potrebbero perdere il denaro investito per l¿informazione in diretta dalla guerra, a causa della riduzione delle entrate pubblicitarie. Ricordiamo che secondo uno studio della CMR/TNS Media Intelligence le emittenti avevano perso 300 milioni di dollari tra l¿11 e il 15 settembre, dopo l¿attentato terroristico alle Torri Gemelle.

Questa settimana, il Gruppo Walt Disney, che controlla la ABC, e anche l¿emittente radiofonica Westwood One, filiale di Viacom, hanno rivisto al ribasso le loro previsioni per il 2003, dopo la notizia dei primi bombardamenti su Baghdad.

¿¿Abbiamo visto le nostre entrate pubblicitarie contrarsi nell¿ultimo mese e non sapremo quando torneranno a livelli normali¿, &#232 stato il commento del presidente di Westwood One, Joel Hollander.

Per la ABC, la grossa spessa per l¿informazione di guerra si va ad aggiungere alla riduzione delle entrate gi&#224 determinata dalla bassa frequentazione dei parchi tematici, dopo gli attentati terroristici dell¿11 settembre.

La copertura per l¿informazione dall¿Iraq rappresenta ¿¿il pi&#249 grosso sforzo umano ed economico mai sostenuto da ABC News¿, ha sostenuto l¿emittente, rifiutando di comunicare l¿effettiva spesa.

La Rai ha, invece, tentato di ridurre i costi, risparmiando sulla dotazione tecnica. Due valigie: sta tutta l&#236, compresa la dotazione di cavi, la videotelefonia che documenta minuto per minuto la guerra in Iraq ripresa dagli inviati italiani. Il sistema &#232 stato perfezionato dagli ingegneri in forza alla Rai con un consistente abbattimento dei costi. Il sistema costa 38 mila euro, molto meno degli analoghi sistemi che stanno usando e altre Tv in Iraq.

I quattro sistemi di videotelefonia sono in dotazione a Lilli Gruber e Giovanna Botteri insieme a Baghdad, a Monica Maggioni, a Franco Di Mare e a Pino Buonavolont&#224 dai rispettivi fronti.

Il costo della comunicazione con il sistema di videotelefonia &#232 di 18 dollari al minuto per ciascun collegamento. Grazie ad una telecamera collegata con il telefono satellitare ed un operatore, si effettuano i collegamenti live.

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