Italia
Mediaset, controllata di Fininvest, ha approvato il bilancio consolidato che registra per il 2002 un aumento del 45,7% del suo utile netto a 362 milioni di euro. Un livello davvero record, in rialzo di 8,5 milioni rispetto all”anno precedente.
Incrementato di 33,1 milioni di euro anche il proprio margine operativo lordo.
Il risultato imponibile del Gruppo arriva a 497,1 milioni di euro, in crescita del 19% per l¿anno.
La capogruppo Mediaset ha infine chiuso l”esercizio 2002 con un utile netto di 258,6 milioni di euro dopo aver effettuato ammortamenti e svalutazioni per 156,9 milioni ed accantonamenti per imposte per 143,4 milioni.
Risultato netto in aumento anche escludendo gli effetti della svalutazione della partecipazione in KirchMedia effettuata nel 2001 e nel 2002, mentre i costi operativi sono scesi da 1.30,6 milioni a 962,5 con un decremento del 6,6%. Il margine operativo lordo è cresciuto del 2,5% ed è passato dai 1.320,5 milioni di euro del 2001 a 1.353,6 milioni del 2002. L” Ebitè stato di 558,5 milioni.
Il fatturato 2002 della società è in leggero ribasso, del 1,5% a 2,316 miliardi di euro.
Questa contrazione è legata all¿acquisizione dei diritti di trasmissione e agli investimenti nella produzione delle fiction, secondo quanto dichiara il Gruppo in un comunicato diramato alla stampa.
Sul piano degli ascolti Tv, Mediaset ha ottenuto, con il 44,1% di share, il risultato più alto delle reti da quando esiste l”Auditel. Per quanto riguarda poi la prima serata, Italia 1diventata la terza rete italiana mentre Canale 5 siè confermata rete leader. In particolare, Canale 5 siè confermata regina del prime time con il 23,8% di share, in ribasso rispetto al 2001, quando aveva registrato il 24,1%.
Il 12,2%è andato a Italia 1, mentre Rete 4 rimane la Tv più guardata dai telespettatori anziani.
Il Cda ha infine deliberato di proporre all¿assemblea degli azionisti che si terrà il 16 aprile un dividendo di 0,21 euro per ciascuna azione con l”obiettivo di mantenere inalterato il dividendo dello scorso anno.
Sul fronte della raccolta pubblicitaria, nei primi due mesi del 2003 è stato raggiunto il livello record di 2.431,8 milioni, in rialzo di 8,5 milioni. Il risultato ¿è sostanzialmente in linea con quella registrata nello stesso periodo dell”anno precedente¿, dicono dalla società. Ma la crisi internazionale peserà sui prossimi trimestri.
Secondo l”analisi del gruppo, infatti, i segnali di forte incertezza sono ancora prevalenti rispetto a quelli di ripresa che avevano caratterizzato l”ultima parte del 2002, e per questo non fortemente positive le attese per il mercato pubblicitario. “In previsione di tale scenario – scrive la nota che accompagna il bilancio citando l”attuale crisi internazionale – Publitalia 80 ha rafforzato il suo presidio al fine di consolidare la quota di mercato conseguita nel 2002″.
Per quanto concerne le aspettative relative all”andamento del mercato pubblicitario spagnolo, anch”esse risentono dell”incertezza del quadro internazionale. Quindi “Telecinco punta a confermare la quota di mercato già raggiunta nel 2002 con il contributo del primo trimestre dell”anno che sarà comunque in crescita”. La raccolta pubblicitaria televisiva lorda di PubliEspana nei primi due mesi del 2003 ha infatti registrato “una crescita pari al 25,3%”.
Sempre in terra spagnola, nel corso del 2003 sarà perfezionato l”acquisto da parte di Mediaset del 12% in portafoglio a Correo di Gestevision Telecinco sa e di PubliEspana sa che porterà Mediaset alla maggioranza assoluta dell”emittente spagnola con una quota del 52%.
Mediaset si assesta alla testa dell”indice con un +1,69% dopo la pubblicazione dei dati relativi al 2002.
Intanto arriva anche la notizia che Roberto Zaccaria, ex presidente della Rai, non diffamò Mediaset parlando di sforamento dei tetti pubblicitari.
La posizione dell”ex presidente della Rai Roberto Zaccaria è stata archiviata dal gip di Roma Claudio Carini, perché ¿il fatto non sussiste¿.
Zaccaria parlava di uno sforamento per un valore che si aggirava sui 300 miliardi di vecchie lire da parte del Gruppo di media, che arrecava un danno rilevante alla Rai.
La denuncia per diffamazione fu presentata da Mediaset dopo la presentazione dei dati Auditel 2000, in occasione della quale, nel gennaio 2001, Zaccaria disse davanti ai giornalisti che Mediaset ¿sforava sistematicamente¿ le norme sugli affollamenti pubblicitari.
Il pm Maria Monteleone ha iscritto Zaccaria sul registro degli indagati per diffamazione come atto dovuto e a conclusione delle indagini ha presentato una corposa richiesta di archiviazione sostenendo, tra l”altro, che l”ex presidente della Rai aveva ¿esercitato il legittimo diritto di critica¿.
Il gip Carini ha accolto pienamente la richiesta del pm.
¿Quello che avevo sostenuto nell”interesse della Rai, è stato convalidato¿: così Roberto Zaccaria commenta l”archiviazione del procedimento.
¿E” stato confermato che il possibile sforamento dei tetti pubblicitari da parte di Mediaset – ha sottolineato Zaccaria – oltre a danneggiare la carta stampata e gli utenti, era un danno anche per la Rai, in difesa della quale io, da presidente, avevo parlato¿.