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Le autorità del Pakistan hanno condotto una vasta operazione, che ha portato all¿oscuramento di duemila siti circa, che proponevano materiale pornografico.
Ormai in Rete è altamente diffuso il consumo di pornografia e sono sempre più numerosi gli utenti Internet a caccia di foto hard-core.
L¿azione è stata avviata dagli organi che vigilano sulle telecomunicazioni, che hanno fatto sapere che nei prossimi giorni ci saranno ulteriori operazioni di pulitura del Web.
In Pakistan, paese mussulmano, la pornografia è proibita per legge. Ma diventa sempre più diffuso il fenomeno soprattutto tra i più giovani, che sono i maggiori navigatori della Rete.
Nelle grandi città e anche in piccoli villaggi sono stati aperti negli ultimi tempi centinaia di Internet-Café dove è facile che gli utenti approdino sui siti porno senza rischiare le sanzioni della legge ed evitando il controllo e la censura degli adulti.
Il Web sta contribuendo a cambiare la mentalità dei giovani pachistani i quali possono vedere direttamente cosa succede nel resto del mondo e possono fare paragoni con il loro modo di vita e quello degli altri. Nella rete viaggia informazione e cultura, ma viaggia anche la pornografia che suscita grande scandalo in una società fortemente ancorata alla sue tradizioni.
Anche in Italia continua la lotta alla pornografia in Internet. Di recente la polizia delle comunicazioni ha scoperto una rete di diffusione di pornografia infantile, dopo essersi infiltrata in una chat line, e ha eseguito 70 perquisizioni in 36 città italiane.
¿L”inchiesta è cominciata quando gli agenti della polizia postale di Udine hanno preso contatto su una chat line con una persona e successivamente fissato un incontro per uno scambio di materiale¿, ha detto Claudio Caroselli, direttore della direzione operativa della polizia postale e delle comunicazioni.
Questo contatto ha permesso di allargare l”ambito d”inchiesta ad altre città, fra cui Roma e Milano, in tutto 36, ¿dove negli ultimi giorni sono state compiute 70 perquisizioni in altrettante abitazioni ed è stato sequestrato molto materiale¿, ha detto il funzionario.
Il materiale è ora al vaglio degli investigatori, che stanno valutando se richiedere alcune ordinanze di custodia cautelare per diffusione di materiale pedo-pornografico.
Mentre negli Usa si apprende che presto i domini pieni di riferimenti alla pornografia, nonostante i loro apparenti nomi innocenti saranno puniti. Un reato che potrebbe costare fino a quattro anni di reclusione.
La decisione è stata presa dalla Camera dei Rappresentanti. L”idea è che oggi spesso i nomi all”apparenza innocenti vengono utilizzati per catturare abusivamente l”attenzione del pubblico e anche dei minori, che verrebbero così esposti loro malgrado alla pornografia.
La legge prevede anche di mettere fuorilegge le immagini di pedopornografia realizzate al computer e non frutto, dunque, di abusi commessi ai danni di minori. La nuova legge, denominata CAPA (Child Abduction Prevention Act) è passata immediatamente alla Camera.