WorldCom emergerà dalla bancarotta con un debito compreso tra i 3,5 e i 4,5 miliardi di dollari, una nuova immagine e un nuovo marchio. Il gruppo pensa, infatti, di cambiare il proprio nome in MCI, assumendo quello della propria divisione di servizi residenziali long-distance nell¿ambito di un piano di riorganizzazione i cui dettagli sono stati svelati oggi. Secondo le fonti, la compagnia nominerà un nuovo chief financial officer e sposterà la propria sede da Clinton nel Mississippi ad Ashburn in Virginia.
MCI, che negli anni Sessanta stava per Microwave Communications Inc, è un nome ormai familiare ai consumatori americani, anche grazie a una martellante campagna pubblicitaria che ha avuto come testimonial il campione di basket Michael Jordan.
In attesa di conferme da parte dell”azienda, gli analisti affermano che un semplice cambio di nome difficilmente potrà cancellare dalla memoria lo scandalo delle false fatturazioni per quasi 11 miliardi di dollari o le immagini televisive dell”ex direttore finanziario Scott Sullivan condotto davanti alla Corte con l”accusa di frode, anche se egli si è dichiarato non colpevole
Il piano di ristrutturazione ¿ detto anche piano dei 100 giorni – prevede la suddivisione tra i creditori del valore degli asset della compagnia, stimato intorno ai 12 miliardi di dollari. La cifra verrà ripartita tra debito e equity della riorganizzata azienda, che, dunque, riemergerà dalla bancarotta con un debito di massimo 5,5 miliardi di dollari.
Michael Capellas, presidente di WorldCom da gennaio, ha imposto al Gruppo un grande impegno per presentare il piano di riorganizzazione prima della data stabilita dalla Corte in modo da poter preservare il maggiore valore possibile. Una rapida uscita dalla protezione del chapter 11 consentirebbe infatti di mantenere stabile il numero dei clienti e dei ruoli chiave in seno all¿azienda.