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Il governo cinese ha ordinato la chiusura degli internet cafè, dei teatri, delle discoteche, per contenere l¿epidemia di virus della Sars (Sindrome respiratoria acuta grave).
Le autorità di Pechino hanno confermato che nella capitale 7.262 persone sono state messe in quarantena per evitare la diffusione del virus.
Le zone di Pechino con il maggior numero di casi sono il quartiere universitario di Hai Dian ed i distretti centrali di Dongcheng e Chaoyang. Nella capitale, fino a ieri, le vittime della Sars sono state 56 mentre 1114 persone hanno contratto l”infezione.
La polizia pechinese e gli uffici della cultura hanno emesso un”ordinanza ieri per la chiusura dei locali sovraffollati, scrive il Beijing Youth Daily.
“E” molto difficile provvedere ad areazione, disinfezione e altre misure sanitarie nei locali di intrattenimento a Pechino per prevenire la Sars”, ha detto un funzionario municipale al quotidiano, aggiungendo: ¿Questo provvedimento aiuterà a prevenire la diffusione della malattia e proteggerà la sicurezza di ampie masse di persone”.
La settimana scorsa le autorità cinesi avevano già ordinato la chiusura delle scuole medie ed elementari per fermare l”epidemia, diffusosi dalla provincia meridionale cinese di Guangdong l”anno scorso.
Pechino, che conta 14 milioni di residenti, ha riportato 1.114 contagi e 56 morti di Sars, dei quali otto nuovi decessi e 126 casi annunciati oggi.
Intanto secondo le ultime notizie con l¿ultimo decesso, il numero delle vittime in Canada è salito a 318. Finora Hong Kong ha il numero più elevato dei casi mortali (133), seguito da Cina (131), Canada e Singapore (21 ciascuno), Vietnam (5), Thailandia, Malaysia e Filippine (2 ciascuno) e Taiwan (1).
Il diffondersi del virus, ha avuto come conseguenza un boom delle spesse in Internet, soprattutto per quel che riguarda Hon-Kong.
La gente teme di uscire per recarsi in luoghi affollati a fare la spesa, e contrarre così la terribile malattia.
Ad Hong-Kong il Web era già da tempo molto utilizzato dagli utenti per fare acquisti, in modo veloce e comodamente seduti al proprio desk.
Ma adesso il diffondersi dell¿epidemia ha incrementato il numero degli accessi per fare spese on line.
Arthur Chow, responsabile marketing per ¿Yahoo!HongKong¿, riconosce che i timori legati alla Sars hanno fatto aumentare le vendite on line del portale nella seconda settimana del mese di aprile, in rapporto allo stesso periodo del mese di marzo.
Chow aggiunge che: ¿All¿inizio l¿incremento non era così evidente, ma un¿analisi guidata per il periodo dal 7 al 13 aprile ci ha permesso di rilevare un aumento di più del 100%¿.
Per Chow non ci sono dubbi che questa crescita è legata al fatto che le persone restano in casa per paura di essere contagiati.
Il responsabile marketing per ¿Yahoo!HongKong¿ aggiunge anche che: ¿Prima che il focolaio scoppiasse, c¿era stata già una crescita degli acquisti Internet per San Valentino, ma l¿ultimo balzo registrato è sicuramente dovuto alla Sars¿.
La vendita di CD e di film in DVD ha conosciuto una grossa crescita, sostiene sempre Chow, poiché la gente di Hong Kong evita da tempo di andare al cinema, con danno per le sale che hanno visto una caduta netta dei propri affari.
Altri settori hanno ugualmente visto aumentare le proprie vendita sul Web, dall¿inizio della crisi. La più grande catena di supermercati “Park n Shop”, sottolinea che le vendite on line sono aumentate del 40%.
I consumatori preferisco ordinare da casa i beni di prima necessità e di uso comune, e farseli recapitare direttamente a domicilio.
Theresa Pang, porta-voce dei supermercati, ha dichiarato che: ¿Anche prima della Sars, avevamo notato un incremento degli acquisti on line, ma da marzo un numero sempre maggiore di gente rimane a casa per cenare e pranzare, e questo ha determinato un aumento delle spese direttamente dal Web. Abbiamo constatato una crescita media dal 30 al 40%¿.
L¿aumentata vendita riguarda soprattutto prodotti per la disinfezione. Le autorità sanitarie hanno chiesto ai 6,8 milioni di abitanti di pulire gli appartamenti con prodotti disinfettanti al fine di prevenire il propagarsi dell¿epidemia.