Ipse 2000 farà ricorso contro il governo

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Italia



Ipse 2000, l¿operatore telefonico controllato dalla spagnola Telefonica, far&#224 ricorso contro il governo italiano per poter restituire le frequenze aggiuntive che la societ&#224 aveva ricevuto al momento dell¿acquisto della licenza UMTS.

Ipse 2000 aveva chiesto nel novembre dello scorso anno di poter restituire i 5 Mhz per potersi liberare dall”obbligo di pagamento delle restanti 8 rate annuali (per un valore complessivo di 826 milioni di euro), ma il governo il mese scorso ha bocciato la richiesta.

Ora Ipse 2000, le cui attivit&#224 sono bloccate da febbraio, vuole svalutare il valore della licenza pagata oltre 3 miliardi di euro anche se, riferiscono fonti vicine all¿operatore, bisogna attendere il parere delle banche finanziatrici (MCC, Intesa, San Paolo Imi e WestLB).

Il Gruppo, che ha aggiornato al 30 giugno prossimo l”approvazione del bilancio 2002, sta attraversando un periodo di grave difficolt&#224 finanziaria, che ha indotto i soci (Telefonica, che detiene il pacchetto di maggioranza, Sonera Capitalia, Acea e Fiat) a rivedere i progetti iniziali. L¿Unione europea sta studiando la validit&#224 della proposta di trasformare il gestore in un operatore mobile virtuale operante sulle reti degli altri gestori.

L¿operatore finlandese Sonera ha gi&#224 svalutato la propria partecipazione.

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