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Il 2% del capitale del Gruppo Lagardère detenuto da una società irachena potrebbe essere venduto per finanziare la ricostruzione dell¿Iraq, ha indicato Gérald de Roquemaurel, presidente di Hachette Filipacchi Médias (Gruppo Lagardère), in un¿intervista alla rivista Stratègies.
¿Una società irachena possiede ben il 2% di Lagarère Group¿, ha confermato Gérald de Roquemaurel, ricordando che ¿dalla prima guerra del Golfo, questo 2% è stato sequestrato secondo le direttive dell¿ONU¿.
Se si dovesse decidere adesso di cosa fare di questa quota ¿ ha proseguito il presidente di HFM ¿ si penserebbe, adesso che l¿embargo è finito, di utilizzarli per la ricostruzione irachena.
¿Non si può impedire a una società quotata in Borsa di avere degli investitori¿, ha concluso Gérald de Roquemaurel.
Intanto Arnaud Lagardère, a capo del Gruppo francese dalla morte del padre Jean-Luc (marzo 2003, ndr), ha fatto sapere che la società ¿vuole diventare un leader mondiale della comunicazione, come Viacom o News Corp¿.
Lo ha dichiarato in un”intervista al settimanale ”La Vie Financiere” precisando che la crescita si farà ¿misurando i rischi e a nostro ritmo, non a quello che potrebbe imporci il mercato¿.
L¿obiettivo, per il polo media cui fa capo anche Rusconi, è un aumento dell”utile operativo superiore al 2-5%.
¿Preferisco accantonare l”ipotesi di un aumento superiore al 10%¿, ha aggiunto il presidente di Lagardère. ¿Il margine dovrebbe raggiungere il 5% contro il 4,8% del 2002¿, ha proseguito Lagardère che guida un impero che si estende dai media alla difesa.