Italia
La scheda
Il sistema Galileo, che sarà operativo dal 2008, prevede l”utilizzazione di 30 satelliti in orbita circolare intorno alla terra ad un”altitudine di 24.000 chilometri. Offriranno la possibilità di individuare l”esatta posizione di un qualsiasi veicolo o altro oggetto si trovi sul pianeta, con uno scarto massimo di 4 metri. Oltre ai satelliti prevede 14 stazioni al suolo, dislocate in vari punti del globo, connesse a quella centrale europea, che terranno sotto controllo la posizione dei satelliti e il loro funzionamento.
Galileo avrà un uso solo civile, producendo vantaggi e risparmi in diversi settori dell” economia.
Se ne prevede l¿uso per la gestione del traffico aereo, ferroviario e stradale, nell”agricoltura e pesca, protezione civile, attività di prospezione petrolifera, opere pubbliche. Nelle telecomunicazioni, la combinazione con le tecnologie Gsm e Umts aumenterà il potenziale di fornitura di informazioni e di servizi sofisticati.
Le varie fasi del progetto. La prima fase (entro il 2005) sarà dedicata alla progettazione dei satelliti e delle componenti terrestri e alla verifica del sistema orbitale. La seconda (2006-2007) sarà destinata alla costruzione e al lancio dei satelliti e alla completa installazione delle stazioni di terra. Dal 2008 la fase operativa.
L”investimento. I costi complessivi del progetto sono stimati fra 3,2 e 3,4 miliardi di euro. Secondo le previsioni dell¿Ue, comporterà la creazione di 150 mila nuovi posti di lavoro e genererà a regime un fatturato di circa 10 miliardi di euro l”anno.
Nello stadio di sviluppo, gli oneri saranno suddivisi in egual misura tra l”Ue e l”Agenzia Spaziale europea (Esa), con una quota di 550 milioni di euro ciascuno. Per evitare conflitti di interesse, i Quindici hanno deciso che nessun gruppo privato potrà entrare nel Consiglio di Amministrazione della società di gestione prima che siano stati ultimati i bandi di gara. L”Ue si attende comunque che il settore privato contribuisca con capitali per un totale di circa 2,1 miliardi di euro.
L”Italia ha già previsto uno stanziamento di circa 300 milioni di euro; alcune aziende, come Telespazio e Enav, hanno già espresso il loro interesse per l”iniziativa.