Italia
Suscita la reazione di creativi e pubblicitari la recente dichiarazione del presidente Rai Lucia Annunziata.
Nell¿ultima riunione il Cda di viale Mazzini ha, infatti, approvato su proposta della Annunziata una delibera che stabilisce un cambiamento di rotta nella rappresentazione delle donne in televisione.
Le trasmissioni Rai, d¿ora in poi, dovranno fare ¿costante riferimento a modelli di comportamento rispettosi dell”immagine della donna, che ne esaltino il ruolo nella società, evitando tra l”altro linguaggi, argomenti e immagini offensivi della loro dignità¿, si legge nella nota dell¿azienda.
Adesso gli operatori di settore chiedono di ¿non scaricare tutta la colpa sui media¿ e dicono che ¿è sbagliato puntare il dito solo contro le trasmissioni televisive perché spesso sono le donne stesse a crearsi un”immagine, che i mass media non fanno altro che riportare¿.
Anche la lobby femminile si è espressa su questa delibera che invita a modelli di comportamento rispettosi dell”immagine della donna.
Un provvedimento che ha raccolto subito il favore del ministro per le Pari opportunità, Stefania Prestigiacomo: ¿Da tempo chiediamo che il modello femminile proposto dalla Tv in generale e dalla Rai in particolare sia più rispondente a quello della vita reale – ha detto il ministro – ringrazio pertanto il presidente Lucia Annunziata per aver voluto porre da subito l”attenzione su questo problema sollecitandone una pronta soluzione¿.
Intanto, si continua a parlare dell¿influenza della politica sulla Tv pubblica. A tal proposito il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha dichiarato: ¿Quella dell”influenza della politica sulla Rai è una vecchia questione, mi auguro che l”avvio della progressiva privatizzazione prevista dal disegno di legge di riforma servirà a svelenire il clima¿.
Aggiungendo ¿Certo l”allontanamento della Rai dalla politica non sarà facile come è avvenuto per aziende come l”Enel, perché c”é l”informazione¿.
E ha sottolineato che ¿ora però c”è al vertice della Rai un presidente di garanzia, cosa mai avvenuta prima, e vedremo tutto questo equilibrio che risultati darà¿.
Altra polemica che in questi giorni ha riguardato la Rai, è quella inerente le proiezioni elettorali di domenica scorsa ad opera di Nexus, che sarebbero state errate per Sondrio e per altre competizioni al Centro e al Sud d¿Italia.
Ad aver sollevato delle proteste sono state le forze politiche del centrosinistra e l¿Udc.
¿Dopo la prova dell”anno scorso e quella di quest”anno ¿ ha commentato il responsabile Informazione dei Ds Fabrizio Morri – si è accumulato materiale sufficiente, quanto meno per rifare una gara tra gli istituti di sondaggio. Noi chiediamo che il direttore generale Cattaneo riveda la questione¿.
¿Purtroppo, l”esperienza di Nexus ¿ aggiunge – non si è rivelata felice. Non parto dal pregiudizio che dei professionisti obbediscano a criteri di servitù politica a priori. Tuttavia, nei ripetuti errori di Nexus non c”è dubbio che abbiamo rilevato una tendenza volta a ”nascondere” il più possibile le sconfitte elettorali della destra¿.
Renzo Lusetti, responsabile Propaganda per la Margherita, ha dichiarato: ¿¿è evidente che qui c”è materia abbondante per un intervento dei vertici Rai che a quel consorzio hanno dato l”esclusiva. E di un controllo da parte della commissione parlamentare di Vigilanza¿
Dalla stessa maggioranza partono le critiche. ¿Il Cda di viale Mazzini e il direttore generale – dice il capogruppo Udc alla Camera Luca Volonté – devono valutare bene la prossima gara tra gli istituti di sondaggio elettorale, visti alcuni errori fatti dal consorzio Nexus¿.
¿Io non penso ci sia stata assenza di buona fede o non volontà di fare un”informazione obiettiva. Ma come in tutte le spa, le aziende che concorrono per un servizio – prosegue il capogruppo Udc – vengono valutate esclusivamente per la qualità e l”efficacia del servizio reso. Non ne faccio un dramma. E” capitato già altre volte che altre aziende sono state sostituite dalle concorrenti¿.
Bruno Tabacci, presidente della commissione Attività Produttive della Camera, anche lui dell¿Udc, minimizza: ¿Di polemiche come questa ne abbiamo già sentite: non sono nuove. Non credo sia un problema così serio da obbligare ad interventi formali il direttore generale o vertici Rai. Non ne vale pena¿¿.